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Metro C: un altro incidente dopo il dossier della Fillea. Precipita in un pozzo un operaio. Gravissimo. Cellini: “Una triste risposta a chi metteva in dubbio le nostre denunce. Quanti altri incidenti dovremo aspettare?”

Metro C: un altro incidente dopo il dossier della Fillea. Precipita in un pozzo un operaio. Gravissimo.

Cellini: “Una triste risposta a chi metteva in dubbio le nostre denunce. Quanti altri incidenti dovremo aspettare?” 

Un altro operaio vittima di un incidente ai cantieri della Metro C di Roma. Un ragazzo napoletano di 26 anni è caduto in un buco profondo 30 metri. Estratto ancora vivo è stato trasportato al Policlinico Casilino dove lotta contro la morte.

E’ di qualche giorno fa la denuncia-dossier della Fillea di Roma e Lazio che metteva in evidenza tutti gli stati di illegalità presenti nei cantieri della Metro C, iniziando dalla mancata applicazione delle più elementari norme di sicurezza, alla mancanza di formazione sulla sicurezza, a contratti impropri, lavoro nero, abuso della pratica dei distacchi, orari di lavoro massacranti anche di notte e durante i fine settimana.

“L’incidente di ieri sera è la triste risposta a quanti mettevano in dubbio la serietà e la gravità della nostra denuncia” afferma Roberto Cellini, Segretario Generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio. “L’allarme è la preoccupazione rimangono alti, visto che nel Decreto sulle Liberalizzazioni è previsto che le società che vengono certificate possano evitare le ispezioni. Visto che non si rispettano le norme ora, cosa ci dobbiamo aspettare dopo? Quanti altri incidenti dovremo vedere prima che ci si decida a fare qualcosa? Stiamo parlando del più grande cantiere d’Europa, un’opera fondamentale per Roma Capitale, con condizioni di lavoro indegne di un Paese civile. Ancora una volta in Italia la giustizia e la legalità devono passare sopra ai morti nei cantieri?” Continua la lettura di Metro C: un altro incidente dopo il dossier della Fillea. Precipita in un pozzo un operaio. Gravissimo. Cellini: “Una triste risposta a chi metteva in dubbio le nostre denunce. Quanti altri incidenti dovremo aspettare?”

San Cesareo: operaio di 52 anni schiacciato da una lastra di marmo

San Cesareo: operaio di 52 anni schiacciato da una lastra di marmo.

Lombardo, Fillea: “Due incidenti, di cui uno mortale, in una settimana. Non si può morire per portare a casa il pane!”

E’ gravissimo l’operaio che stamattina è rimasto schiacciato sotto una lastra di marmo che stava scaricando da un camion a San Cesareo. L’uomo, residente Zagarolo, ha 52 anni e lavorava per la Caminetti Scacco srl. La sua condizione è parsa da subito drammatica, con gravi ferite alla testa e al corpo ed è stato trasferito in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma dove è ora ricoverato.

I carabinieri della stazione di Colonna hanno posto sotto sequestro la zona e c’è stato un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro di Palestrina. Continua la lettura di San Cesareo: operaio di 52 anni schiacciato da una lastra di marmo

Roma: un altro morto di 31 anni nel cantiere delle Torri dell’Eur, schiacciato da una trave



Roma: un altro morto di 31 anni nel cantiere delle Torri dell’Eur, schiacciato da una trave.

Nel cantiere si continua a lavorare, col corpo a terra. Neanche una settimana fa la visita di 35 ispettori.

Cellini (Fillea Cgil): “Mai come ora la campagna sulla sicurezza nei cantieri deve scuotere le coscienze di cittadini ed istituzioni”

E’ morto schiacciato da una trave poco dopo le 14.00 di oggi, per ragioni ancora da accertare, Achim Nicolae Remus, un ragazzo romeno di 31 anni, che lavorava presso il cantiere delle due Torri dell’Eur di Roma, al 19simo piano, dove giace ora il corpo mentre tutto intorno il cantiere non s’è fermato nemmeno un minuto e ha continuato a lavorare come niente fosse successo. Continua la lettura di Roma: un altro morto di 31 anni nel cantiere delle Torri dell’Eur, schiacciato da una trave

Roma, il Segretario della Fillea, Cellini, invia una lettera aperta agli studenti, che ieri hanno reso omaggio all’operaio morto a La Sapienza




Roma, il Segretario della Fillea, Cellini, invia una lettera aperta agli studenti, che ieri hanno reso omaggio all’operaio morto a La Sapienza: “La vostra lotta è strumento di crescita ed evoluzione. Dialogare insieme con le stesse parole d’ordine”


L’omaggio reso ieri dagli studenti che sfilavano in corteo a Roma contro il Decreto Gelmini, all’operaio 35enne morto nel cantiere de La Sapienza, ha testimoniato come nella protesta degli studenti si rifletta un malessere complessivo, una mancanza di diritti, di salvaguardia e sicurezza per studenti e lavoratori, che hanno portato ieri all’ennesimo incidente mortale di un ragazzo in un cantiere edile.

E’ emblematico che solo questi ragazzi, presi in una protesta che non riguarda solo loro, ma tutte le generazioni presenti e future, abbiano trovato il ‘tempo’ per ricordare Mohammed Ben Mohammed, mentre il mondo politico era tutto preso dai suoi giochi e conteggi nei Palazzi. Continua la lettura di Roma, il Segretario della Fillea, Cellini, invia una lettera aperta agli studenti, che ieri hanno reso omaggio all’operaio morto a La Sapienza

Roma: un altro morto in un cantiere a Spinaceto. Cellini (Fillea): “Basta! E’ ormai una strage continua!”


Solo ieri denunciavamo due incidenti a Roma ed Albano in due cantieri, denunciando una situazione insostenibile ad istituzioni e ad associazioni di categoria e oggi ci troviamo a piangere un altro morto.

In un cantiere per la costruzione di un fabbricato ad uso abitazione civile, sito a Roma in via Ernesto Basile, nel quartiere di Spinaceto, Pietro Paoloantoni di circa 49 anni è morto mentre conduceva un escavatore meccanico.
“Basta, basta e ancora basta, mi rifiuto di commentare ancora una morte in un cantiere edile di Roma” afferma di Roberto Cellini, Segretario Generale della FILLEA CGIL di Roma e Lazio che continua amareggiato: “Negli ultimi 7 giorni lavorativi ho commentato 3 incidenti mortali e 2 feriti gravi, di cui uno ancora in pericolo di vita. Ho voglia d’inviare un comunicato stampa fatto interamente da una pagina bianca”. Continua la lettura di Roma: un altro morto in un cantiere a Spinaceto. Cellini (Fillea): “Basta! E’ ormai una strage continua!”

Roma e Albano laziale: ancora due incidenti sul lavoro ieri e oggi. Cellini (Fillea): “Aspettiamo risposte da istituzioni e associazioni di categoria. E intanto contiamo ogni giorno un nuovo incidente”

Roberto Cellini

Ancora due gravi infortuni sul lavoro nella Provincia di Roma.

Il primo è avvenuto ieri in un cantiere presso Albano e secondo una prima ricostruzione, oltre il tentativo di nasconderlo rimuovendo mezzi e uomini, il lavoratore ricoverato al S.Giovanni sembra essere stato investito dalla pompa del calcestruzzo e si trova in gravi condizioni con diverse fratture.

Il secondo questa mattina, nella Capitale, durante i lavori di rifacimento stradale e potrebbe perdere l’uso della gamba.

Nell’arco di un mese oltre questi due infortuni ce ne sono stati altri 3 mortali: due a Roma ed uno a Viterbo.

Ormai le regole in questo paese possono essere evase e non rispettate con la certezza di farla franca o di rimanere impuniti. Regole che sulla sicurezza sono state indebolite e rese interpretabili anche dal Testo unico di questo Governo, che si caratterizza sui territori per una scarsa attività di repressione, dovuta principalmente al numero esiguo degli Ispettori e degli scarsi mezzi a disposizione, a cominciare dai rimborsi per gli spostamenti. Continua la lettura di Roma e Albano laziale: ancora due incidenti sul lavoro ieri e oggi. Cellini (Fillea): “Aspettiamo risposte da istituzioni e associazioni di categoria. E intanto contiamo ogni giorno un nuovo incidente”

Roma: ancora un morto in un cantiere. Cellini (Fillea Cgil): “La situazione peggiora e siamo molto preoccupati. Non si può morire a 39 anni di lavoro!”

Roberto Cellini

Questo pomeriggio, in un cantiere per la costruzione di un autorimessa, a Roma in via della Lite, 93, Davide Cacchioni di 39 anni è morto mentre lavorava in un cantiere edile. Davide, che lavorava presso la piccola impresa artigiana, di proprietà dei fratelli, è stato violentemente colpito dal braccio meccanico di una autopompa per il calcestruzzo, che lo ha ucciso sul colpo.

Il pesante automezzo era stato posizionato su un terreno in discesa e di scarsa consistenza, tanto che il mezzo si è mosso scivolando lungo al strada.

“Ancora un morto a Roma, un altro morto nel Lazio per il settore delle costruzioni” afferma Roberto Cellini, segretario Generale della FILLEA CGIL di Roma e Lazio, che continua: “Siamo fortemente preoccupati per quello che sta avvenendo nel nostro settore e lo siamo ancor di più dopo le modifiche apportate al testo unico sulla sicurezza, che nonostante le buone intenzioni dichiarate, nonostante i richiami del Presidente della Repubblica, nella effettività e nella esigibilità di maggior sicurezza nei luoghi di lavoro, ha fatto fare al nostro Paese un grave passo indietro. Continua la lettura di Roma: ancora un morto in un cantiere. Cellini (Fillea Cgil): “La situazione peggiora e siamo molto preoccupati. Non si può morire a 39 anni di lavoro!”

Provincia di Viterbo: dopo il ragazzo precipitato dal balcone a Piazza della Repubblica, sono già 2 morti sul lavoro in 3 mesi

Dichiarazione di Massimo Guerrini (Fillea Cgil): “Basta parlare di fatalità. Cominciamo a parlare di responsabilità!”


Un altro estremo sacrificio pagato dal mondo del lavoro; ancora un decesso, una giovane vita spezzata durante lo svolgimento di una normale e semplice attività lavorativa.  Due morti in 3 mesi è il grave tributo che anche il nostro territorio paga per delle responsabilità che certamente ci sono. Guai a parlare di triste fatalità, perché dietro un grave ed estremo incidente c’è sempre una responsabilità diretta o indiretta.  Certamente non del lavoratore.

Dire che non bisogna abbassare la guardia è troppo poco,  è retorica,  occorre praticare quotidianamente e continuamente le forme ed i controlli di prevenzione per evitare la “strage silenziosa” che si sta perpetrando sul lavoro.

La vita non ha prezzo ed il costo da investire per la sicurezza deve essere certo ed adeguato; un Paese civile si distingue anche per questo, con la capacità concreta di prevenire le morti bianche. Continua la lettura di Provincia di Viterbo: dopo il ragazzo precipitato dal balcone a Piazza della Repubblica, sono già 2 morti sul lavoro in 3 mesi

Roma: ancora un 35enne morto in un cantiere in una cava di Mazzano Romano

Roberto Cellini

Dichiarazione di Roberto Cellini (Fillea CGIL): “Queste morti non sono dovute a fatalità, ma al mancato rispetto delle leggi, all’impunità e alla corruzione”


Ciprian Huiban, lavoratore rumeno di 35 anni è morto oggi dopo l’incidente avvenuto ieri in una cava di Mazzano Romano (Roma). Era venuto nel nostro Paese per cambiare le sue condizioni di vita e quelle della sua famiglia, per realizzare progetti, sogno.

Non ci è riuscito, come altri suoi connazionali. Gli è toccato morire in una terra straniera mentre onestamente faceva il suo lavoro, lasciando una moglie e un bimbo di un anno.

In un Paese e in una città diventati ostili, che invece di ospitare, respingono con comportamenti collettivi ipocriti, per cui più il migrante ci è distante, più vorremmo integrarlo, più è prossimo e meno vorremmo vederlo e accoglierlo. E forse come tanti suoi connazionali avrà fatto quel viaggio della speranza passando tra sfruttamento e clandestinità. Continua la lettura di Roma: ancora un 35enne morto in un cantiere in una cava di Mazzano Romano

Latina: dopo la morte dell’operaio della ‘Provides, Giorgi’ della Fillea Cgil rinnova l’allarme sicurezza nella Provincia pontina


La morte del lavoratore edile presso la Provides di Latina, il quinto nella nostra provincia dall’inizio dell’anno, ripropone alcune questioni di fondo sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per prima cosa: in molte occasioni manca l’alfabetizzazione di base per poter gestire situazioni produttive complesse. Più aziende che interferiscono tra di loro all’interno di un unico sito produttivo devono essere, dal punto di vista della sicurezza, coordinate. Lo prevede esplicitamente il Testo unico sulla sicurezza. Nel caso della Provides sembra addirittura che un lavoratore di una ditta esterna avesse varcato la soglia dell’azienda pur essendo completamente irregolare. Bastava un semplice controllo all’ingresso dell’azienda e oggi Giacomo Trionfi sarebbe stato ancora in vita. Continua la lettura di Latina: dopo la morte dell’operaio della ‘Provides, Giorgi’ della Fillea Cgil rinnova l’allarme sicurezza nella Provincia pontina