Latina: dopo la morte dell’operaio della ‘Provides, Giorgi’ della Fillea Cgil rinnova l’allarme sicurezza nella Provincia pontina


La morte del lavoratore edile presso la Provides di Latina, il quinto nella nostra provincia dall’inizio dell’anno, ripropone alcune questioni di fondo sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per prima cosa: in molte occasioni manca l’alfabetizzazione di base per poter gestire situazioni produttive complesse. Più aziende che interferiscono tra di loro all’interno di un unico sito produttivo devono essere, dal punto di vista della sicurezza, coordinate. Lo prevede esplicitamente il Testo unico sulla sicurezza. Nel caso della Provides sembra addirittura che un lavoratore di una ditta esterna avesse varcato la soglia dell’azienda pur essendo completamente irregolare. Bastava un semplice controllo all’ingresso dell’azienda e oggi Giacomo Trionfi sarebbe stato ancora in vita.
Secondo: la formazione. Dai dati in nostro possesso risulta che tutti i lavoratori edili morti negli incidenti sul lavoro nella nostra provincia negli ultimi anni non avessero mai frequentato i corsi di formazione messi gratuitamente a disposizione dei lavoratori e delle aziende dagli Enti bilaterali di settore: Comitato paritetico territorialeEnte Scuola edile della provincia di Latina. Un dato che si commenta da solo.
Terzo: un forte coordinamento operativo tra i soggetti istituzionali preposti alla vigilanza sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, gli Enti paritetici di settore deputati alla prevenzione in edilizia e tutte le altre istituzioni coinvolte nel settore delle costruzioni potrebbe esercitare una pressione determinante  sui luoghi di lavoro sia direttamente (con mirate visite preventive e ispettive), sia indirettamente, con il favorire il rispetto delle normative esistenti. È questo lo spirito con cui sta procedendo il lavoro per l’elaborazione di un Protocollo sulla sicurezza nella nostra provincia. Grazie alla determinazione di Fillea-CGIL, Filca-CISL e Fenel-UIL della nostra provincia e alla sensibilità del Prefetto di Latina Dr. Antonio D’Acunto il lavoro è in fase di ultimazione. Il tavolo tecnico entro il mese di settembre dovrebbe formulare un testo definitivo da proporre a tutti i soggetti interessati.
Quarto: è vergognoso come in questa situazione chi sta cercando di cancellare il lavoro svolto  sui cantieri dagli Rlst, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali, con la loro opera di prevenzione rivolta soprattutto ai lavoratori ma anche alle aziende, sia proprio l’Associazione nazionale costruttori edili di Latina che, in violazione degli accordi firmati e senza alcuna motivazione, sta bloccando le risorse finanziarie per gli Rlst, già stanziate dalla Cassa edile della provincia di Latina.
Il segnale che l’Ance di Latina vuole lanciare è chiaro: depotenziare gli strumenti di prevenzione affinché le aziende facciano quel che vogliono. Un segnale in contraddizione con l’impostazione di tutta Confindustria e contro cui come sindacati di categoria ci batteremo. Per riaffermare con sempre più forza il diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il segretario generale
Fillea Cgil Latina
Ezio Giorgi

Latina, 26 agosto 2010

Per info e interviste: Ezio Giorgi 3403668290
Ufficio Stampa Fillea CGIL Roma e Lazio
Francesca Marrucci
333 3876 830 – 06 95557480



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