LA CRISI ECONOMICA E I PENSIONATI: NON C’E’ UN’ETA’ IN CUI METTERE DI LOTTARE PER I PROPRI DIRITTI

Rosa Carbone

INTERVISTA A ROSA CARBONE, SEGRETARIA GENERALE SPI CGIL POMEZIA CASTELLI COLLEFERRO SUBIACO

D: 28.000 pensionati iscritti allo SPI CGIL in 69 comuni. Come si svolge il suo lavoro  per tutelare una così vasta rappresentanza?

R: Con la consapevolezza di avere un compito di grande responsabilità e affetto verso il proprio lavoro, che si svolge nel ruolo di coordinamento ogni giorno delle  sei leghe distrettuali.
In 30 comuni più grandi c’è una sede dello SPI, all’interno si sono i nostri operatori di accoglienza che rispondono alle necessità dei pensionati e li indirizzano per le tutele di cui necessitano agli efficientissimi servizi della CGIL presenti in quella sede.
Alle nostre sei leghe distrettuali spetta il compito insieme al comprensorio, alla CGIL e con CISL e UIL di contrattare nel proprio distretto con gli enti locali e con  le ASL di riferimento che nelle politiche di bilancio prevedano risorse da destinare al sociale e politiche socio-sanitarie indirizzate a tutelare la salute e l’assistenza dei pensionati del distretto.

D: In questo momento storico, durante il quale persiste una situazione di crisi economica, come vivono i pensionati?

R: Nel nostro comprensorio (che rispecchia il dato nazionale) il 78% dei pensionati percepiscono fino a  un massimo di 700 euro; non ci vuole molto a rendersi conto che per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni ci vogliono interventi  da parte del Governo che non possono limitarsi alla carda o al bonus una tantum. Per questa ragione il 5 marzo a Piazza Navona ci sarà un grande manifestazione dello SPI CGIL per chiedere al Governo di riattivare il tavolo di confronto con il sindacato (così come previsto dal precedente Governo) per:

•    estendere la “quattordicesima” ottenuta con le lotte e l’accordo di luglio 2007 anche a coloro che percepiscono più di 700 euro mensili.

•    Realizzare una nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita e recuperare il drenaggio fiscale consentendo così di mantenere il tenore di vita acquisto al momento della pensione

•    Aumentare le detrazioni fiscali per tutte le pensioni, sostenere gli “incapienti” allargando la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali;

•    approvare la legge sulla non autosufficienza (in Parlamento è ancora ferma la proposta del sindacato pensionati) stabilendo risorse certe e un sistema integrato di servizi territoriali per le persone non autosufficienti e prevedendo nella legge finanziaria un adeguato finanziamento del fondo;

•    destinare più risorse ai Comuni, Province e Regione qualificandone al spesa attraverso al diffusione della contrattazione sociale territoriale.

D: Se il Governo non rispondesse alle vostre richieste, continuerete con la mobilitazione?

R: I pensionati sono quelli che hanno costruito, voluto e lavorato per  la ricchezza e la democrazia di questo Paese. Non è possibile che in campagna elettorale l’attuale Governo era preoccupato dell’indigenza economica degli anziani perché non riuscivano ad arrivare alla terza settimana e ora non riceve nemmeno l’ organizzazione che rappresenta  tre milioni di persone. Però consideriamo anche l’eventualità che la nostra richiesta d’incontro, così come  è avvenuto da un anno a questa parte, cada nel vuoto. Noi crediamo che al tutela del diritto sia un principio sancito dalla costituzione e che il diritto di protestare sia una ricchezza della democrazia; continueremo a farlo fino a quando   non avremo ottenuto risultati per le persone che rappresentiamo.

Pomezia, 2 marzo 2009

Ufficio Stampa CGIL Pomezia-Castelli
Francesca Marrucci
333 3876830

Per info: Rosa Carbone 3483707053 – www.cgilpomezia.it

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