Castelli Romani e litorale: l’Associazione Saamso presenta i dati sullo smaltimento dei rifiuti dopo minacce e atti vandalici

Castelli Romani e litorale: l’Associazione Saamso presenta i dati sullo smaltimento dei rifiuti dopo minacce e atti vandalici

Dichiarazione del Presidente Evaristo Giovannetti

L’Associazione SA.AM.SO è in possesso dei dati sotto riportati sin dal Marzo 2011 ma abbiamo ritenuto opportuno non renderli di dominio pubblico in quanto in alcuni Comuni vi erano i rinnovi  delle Amministrazioni.

Inoltre, dopo la pubblicazione della nostra prima inchiesta, siamo stati soggetti a minacce di denuncia per calunnia, qualche intimidazione e le gomme squartate della mia autovettura, questi gesti hanno indotto i giovani volontari dell’Associazione a dedicare il loro tempo ad altre attività.

Purtroppo in questi mesi abbiamo valutato quanto stava accadendo:

  • • atti di sabotaggio ad automezzi all’interno della  discarica,
  • • l’incendio del trattore di un attivista del movimento contro l’inceneritore,
  • • il danneggiamento della mia autovettura.

Condanniamo con forza questi atti barbarici che portano discapito a tutti i cittadini che vogliono sì manifestare i loro diritti senza uscire dalla legalità.

Alle manifestazioni  dei cittadini non dovrebbe mai essere presente la politica che purtroppo mente pur sapendo di mentire.

Alle manifestazioni dovrebbero partecipare cittadini, movimenti, viticultori, produttori di vino doc e dop, produttori di  frutta e verdura, l’unione fornai, commercianti, ecc.

Quando si contestano situazioni che non sono più sostenibili, non è sufficiente gridare al vento le proprie ragioni, ma si dovrebbero dare nuove soluzioni a misura di cittadino.

Molte amministrazioni vogliono la raccolta differenziata, altre l’hanno già attivata, ma sino ad oggi la percentuale di differenziazione è molto bassa e la strada verso il 60% è veramente lunga. Inoltre, rimaniamo in attesa che i Comuni rendano pubblici i dati certificati della raccolta differenziata, quanto hanno incassato ed i contratti CONAI per rendere tutto più trasparente.

Ogni Comune dovrebbe rendersi autonomo costruendo l’isola ecologica ed una discarica per proprio conto, invece di chiedere aiuto alla Regione ed alla Provincia.

L’immondizia tutti la produciamo ma non la vogliamo a casa nostra. Tutti abbiamo il telefonino, ma l’antenna a casa degli altri. Tutti abbiamo l’energia elettrica, ma pali e tralicci a casa degli altri. Tutti usiamo la macchina, ma le strade in un altro luogo.

I Sindaci si ravvedono sulla via di Damasco:  prima firmano per la costruzione del Gassificatore, poi fanno ricorso per non farlo costruire, ora sono contro il 7° invaso, anche se l’Amministrazione di Albano ne era al corrente da molti molti mesi e sino ad oggi non ha fatto NULLA.

Perché il Sindaco non si è opposto per tempo, con tutta la Sua autorità?

Forse perché i Sindaci sanno che se chiude l’impianto di Roncigliano facciamo la fine di tanti comuni del napoletano?

In fondo al Comune di Albano si insiste ad omettere i tanti privilegi che l’Amministrazione ha  solo perché la discarica di Via Roncigliano è nel suo territorio.

Perché non dice pubblicamente che il Comune di Albano paga lo smaltimento dei RSU  il 20-25 % in meno degli altri nove Comuni?

Perché non dice pubblicamente che percepisce da ogni Comune, che si serve della discarica, per l’incomodo, una somma in denaro equivalente ad € 8.16 per tonnellata.

Sapendo che dal 2008 al 2010 sono stati smaltiti  rifiuti per 361.377 tonnellate circa il conto è presto fatto: 361.377 x € 8,16 = 2.948.836 Duemilioni novecento quarantotto mila ottocentotrentasei mila euro circa.

Perché questi soldi non sono stati investiti in opere e servizi per la comunità di Cancelliera, Massimetta?

Questa la situazione debitoria dei Comuni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani presso lo stabilimento di trattamento e discarica della Pontina Ambiente srl di Roncigliano:

POMEZIA

 

14.000.000,00 ARICCIA

 

2.700.000,00
ARDEA

 

6.700.000,00 GENZANO

 

1.500.000,00
ALBANO

*Sede Impianto

3.600.000,00 CASTELGANDOLFO

 

1.300.000,00
LANUVIO

 

330.000,00 MARINO

 

170.000,00
NEMI

 

77.000,00 ROCCA di PAPA 90.179,00 

Vorremmo sapere dai Comuni morosi come faranno a pagare: facendo un mutuo con la banca che gli gestisce la tesoreria? Aumentando la tassa di smaltimento? Oppure?

Ma quali e quante ripercussioni spettano a noi cittadini?

Diciamo basta alla demagogia politica di chi ci amministra, alle loro bugie.

Chiediamo trasparenza trasparenza trasparenza, chiediamo troppo?

 

Il coordinatore

Evaristo Giovannetti

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