ALBANO LAZIALE: MARIETTA TIDEI (PD) CONTRO L’INCENERITORE. “SENZA SE E SENZA MA STO CON I CITTADINI E LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE!”


MARIETTA TIDEI (7)ALBANO LAZIALE: MARIETTA TIDEI (PD) CONTRO L’INCENERITORE.

“SENZA SE E SENZA MA STO CON I CITTADINI E LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE!”

            “Senza se e senza ma, sto dalla parte di chi oggi rivendica il diritto alla salute e alla qualità della vita. Piena solidarietà ai cittadini di Albano e di tutto il comprensorio che stanno conducendo una durissima battaglia di civiltà e di salvaguardia del territorio da anni contro la realizzazione dell’inceneritore”.

Questa la dichiarazione di Marietta Tidei, deputata Pd presente al Corteo No INC tenutosi ad Albano laziale (RM) sabato 5 aprile per dire NO all’inceneritore.

“Mi auguro che il nuovo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti mostri una maggiore sensibilità di chi lo ha preceduto sulla questione. E’ impossibile infatti continuare ad ignorare che il parere negativo sulla realizzazione di un impianto di incenerimento è arrivato non solo dalla Azienda Asl RM H (per ben quattro volte), non solo dal TAR del Lazio (che ha dichiarato illegittimo il “Piano di gestione rifiuti” approvato dal Consiglio regionale del Lazio nel 2012), ma soprattutto dagli amministratori locali e dai cittadini.

L’incenerimento diventa pleonastico se si approccia in maniera diversa al tema dei rifiuti. Recentemente lo stesso ministro Clini ha asserito che se il ciclo di smaltimento funziona, non c’è alcun bisogno degli inceneritori. Ricordo inoltre, che sussiste  la direttiva UE 2008/98/CE, che prevede l’incenerimento come l’ultima delle azioni per il recupero di materia ed energia da rifiuti e dispone l’illegalità delle discariche in cui sia conferito rifiuto “tal quale”.

Trovo vergognoso, infine, che per l’ennesima volta il territorio della Provincia debba diventare una camera di decompressione dei problemi della Capitale e venire cannibalizzato dalle inefficienze amministrative. Non possono essere gli abitanti di Albano o di qualsiasi altro territorio fuori dal Raccordo Anulare a dover pagare l’incapacità di Alemanno di rendere virtuoso il ciclo dei rifiuti, di portare la raccolta differenziata a livelli soddisfacenti e soprattutto di aver compreso che una delle sfide più importanti per il futuro delle comunità è saper interpretare le idee di consumo, smaltimento e di riuso in maniera efficace.

Massima solidarietà dunque, ma anche la promessa di un impegno continuo a fianco di chi leva la propria protesta contro quella che appare come una soluzione ingiusta, inefficace, inutile e pericolosissima”.

Roma, 9 aprile 2013