CASTELLI ROMANI, TERRA MADRE DAY 2013. 10 DICEMBRE A GROTTAFERRATA

terramadreday2013,jpgCASTELLI ROMANI, TERRA MADRE DAY 2013

SLOW FOOD: UN’ALLEANZA PER la GASTRONOMIA della LIBERAZIONE

10 DICEMBRE A GROTTAFERRATA, AZIENDA BIOSOLIDALE CAPODARCO

 Siamo orgogliosi di annunciare la quinta edizione del Terra Madre Day. Il 10 dicembre 2013 in tutto il mondo si festeggerà di nuovo il cibo locale.

Siete tutti invitati, soci e non soci, a festeggiare con noi!

 Nel 2009 Slow Food ha proposto alla sua rete un’idea per celebrare il ventennale dell’associazione: far coincidere l’anniversario con una giornata interamente dedicata al mangiare locale, in qualunque luogo e in qualunque forma. Così è nato il Terra Madre Day.

 Anche quest’anno il Terra Madre Day si celebrerà in oltre 120 paesi del mondo e si terrà ai Castelli Romani, con una novità. La Condotta Slow Food Albano e Ariccia e la Condotta di Ciampino lo festeggeranno assieme, in collaborazione con la cooperativa agricola biologica CAPODARCO, fulgido esempio di  agricoltura sociale in cui si coltiva anche la biodiversità umana, oltre a quella agricola.

 Un’occasione per conoscere e vedere all’opera la filosofia del cibo BUONO, PULITO e GIUSTO. Anche in una serata si può iniziare a praticare la “gastronomia della liberazione” di cui ci ricorda Carlin Petrini nel suo ultimo magnifico libro “Cibo e Libertà”, libro di cui nel corso della serata  si darà lettura pubblica di alcuni brani grazie alla graditissima presenza dell’attrice Arianna Moro, impegnata da sempre nella difesa della madre terra.

 Siete tutti invitati a unirvi alla celebrazione! Cena, testimonianze, letture e canti dalla terra!

 ll tema di quest’anno : salvare i prodotti che rischiano di scomparire. In tutto il mondo l’industrializzazione dell’agricoltura, la cementificazione del territorio e gli stili di vita sempre più frenetici stanno mettendo a rischio i cibi tradizionali: varietà locali di frutta e verdura, razze animali, formaggi, pani, dolci… Oggi in un supermercato delle grandi metropoli africane non si trova il cibo coltivato a distanza di pochi chilometri, ma solo quello che viene da altri parti del mondo. E cosi accade spesso nei nostri supermercati. La sovranità alimentare è una questione che riguarda anche il nostro mondo occidentale.

Durante la cena con prodotti naturalmente di filiera corta, due storie di gastronomia per la liberazione.

 La testimonianza in diretta di una delle “memorie storiche” della cooperativa Capodarco: Carlo D’Alessandro ci racconterà i “40 anni del passato, il presente e le prospettive” di una cooperativa agricola e sociale che, tra le macerie del welfare state, ha silenziosamente costruito la cattedrale del welfare di relazione con pratiche d’agricoltura periurbana.

 Ed ancora la testimonianza di un produttore di Piglio (FR), Anatolio Piccirilli dell’agricola Emme, che ci farà scoprire i segreti dell’antica arte di fare il formaggio  e ci  presenterà la sua “Rosina”, una formaggella di bufala che viene stagionata in damigiane di vetro o coccio.

 E non è finita qui perché accanto ai sapori e i saperi della cena, la convivialità e il piacere di condividere saranno arricchiti dalle canzoni contadine del gruppo I CANTI DALLA TERRA. Tutti insieme invieremo un messaggio al mondo intero: le rivoluzioni globali hanno radici locali. Cominciamo da questo angolo di mondo a Capodarco.

 Venite anche voi, come dice il nostro Carlin Petrini, a “sparigliare le carte” sul tavolo dei nostri luoghi comuni alimentari. Venite anche voi a praticare la gastronomia della liberazione.

 Prenotazioni obbligatoria:

Capodarco 06 9413492 – 338 6420429 – 347 7919610

 Siete pronti per festeggiare?

www.slowfood.it/terramadreday

 Allegati da scaricare: foto di Arianna Moro e logo https://www.puntoacapo-international.com/downloads?dl_cat=27

BOXE THAILANDESE: IL FIGHTER GABRIELE CASELLA DI ARICCIA DUE VOLTE CAMPIONE IN UNA SETTIMANA

Gabriele Casella2BOXE THAILANDESE: IL FIGHTER GABRIELE CASELLA DI ARICCIA DUE VOLTE CAMPIONE IN UNA SETTIMANA

 Il giovane Fighter Gabriele Casella (“castellano” di Ariccia nato nel giugno del 1994 ), appartenente al team Body Fight di Massimo Liberati (ex campione del mondo di Full Contact) e Paolo Liberati, si conferma come l’astro nascente delle discipline da combattimento italiane dopo il conseguimento dell’ambito titolo del mondo, categoria 75 kg, della FIKBMS, la federazione italiana, associata al Coni, con quasi 300.000 atleti praticanti.

 L’atleta nel breve giro di una settimana ha incassato due risultati incredibili.

 Nel Gran Prix di Roma del precedente week end (16 novembre) si è confermato campione italiano pro di Muay Thai, categoria 75 kg, sfidato da un grande atleta come Martin Meoni che, nonostante la vasta esperienza di combattimento in Thailandia contro i più grandi campioni del mondo, non è riuscito a strappare l’ambito titolo al giovane Casella. Un match di intenso confronto, di fronte a migliaia di tifosi che hanno seguito con partecipazione questo combattimento che ha visto Gabriele Casella vincere ai punti l’ avversario.

 Chi aspettava il colpo di scena degli spettacolari ko di Casella (come il recente di Genzano nel corso dell’estivo Kombat Night organizzato da Alessando Topa con grande successo) ha dovuto attendere solo il week end successivo (il 23 e 24 novembre 2013), quando presso il Palaramise di Roma si sono svolte le due attesissime giornate dei campionati italiani assoluti di Muay Thai. Due giornate di selezione, a cui hanno partecipato 115 tra i migliori fighters del panorama nazionale, per definire la rosa degli azzurrabili che, per il 2014, entreranno nella Squadra Azzurra che rappresenterà il nostro paese nel mondo.

Gabriele Casella1 L’instancabile Casella, categoria seniores 75 kg, non si è risparmiato e, dopo la vittoria ai punti in un combattimento teso contro un primo avversario (sabato 23 novembre), il giorno successivo (domenica 24 novembre) ha incrociato i guanti con Giuseppe Patané, un atleta di grande esperienza che con le sue tecniche e la sua filosofia di combattimento riesce ad incarnare in occidente lo spirito dell’antica arte marziale thailandese.

 Nel corso della prima ripresa il giovane Casella, dopo una sequenza inarrestabile di calci frontali, low kick e ginocchiate al volto di inaudita efficacia, ha colpito al fegato il suo avversario con un calcio girato di geometrica precisione che ha lasciato a terra, senza scampo, il valoroso Patané. E dopo qualche momento di apprensione per le condizioni di salute dell’atleta a terra, il trionfo sul podio del giovane Casella si è sciolto tra i sostenitori in festa.

 “Ringrazio Paolo e Massimo Liberati, assieme agli altri del Team Body Fight, per tutto quello che hanno fatto per me sin da quando minorenne ho iniziato questa disciplina” dichiara Gabriele.

 Il presente successo corona una lunga serie di meritate vittorie collezionate sin piccolo dall’ariccino Casella, quando minorenne doveva cercare di conciliare i suoi impegni di atleta (campione del mondo nel 2012 a Bratislava) con quelli di studente del Liceo Joyce di Ariccia.

 Gabriele Casella3Ci confessa Gabriele: “Non ho mai raccontato ai professori dei miei impegni sportivi perché non volevo sconti di nessun tipo e perché quella attività era il segreto della mia vita.. I professori poco prima dell’esame di maturità hanno scoperto la mia attività quando hanno convocato i miei genitori perché, dopo i fine settimana passati sui ring di tutta Europa, mi vedevano in classe stanco ed emaciato..”

 Gabriele Casella è anche campione del mondo in uno sport da combattimento, nella specialità K1(2012) e nel 2013, appena diciottenne, ha rappresentato l’Italia nei campionati mondiali in Thailandia, a Bangkok, dove è rimasta celebre la sua vittoria su un esperto atleta Thai con centinaia di combattimenti alla spalle.

 “Quando i componenti del team della nostra nazionale hanno visto gli scommettitori thailandesi puntare su di lui”, ci racconta il maestro Paolo Liberati, “erano ormai sicuri che Gabriele avesse la vittoria in pugno. Vittoria poi arrivata all’ultimo minuto con una gomitata sul volto del combattente thai rimasto segnato da un rivolo di sangue. Un oltraggio che difficilmente un occidentale riesce a portare sul volto di un thai che combatte in casa.

 Una vita in continuo fermento quella del giovane atleta, come la sua birra del micro -birrificio artigianale dei Castelli Romani, dove svolge l’attività di mastro birraio assieme a tanti altri giovani.

Gabriele Casella Il titolo del mondo dell’anno scorso non l’ha allontanato dal suo amore per il malto ed i lieviti. “La birra artigianale in Italia, come gli sport da combattimento che pratico , continua Gabriele, è un fenomeno esploso tra giovani e giovanissimi. Una rivincita dei figli rispetto ai padri. Un’occasione di riscatto come lo è la boxe thailandese per i giovani thailandesi minacciati nella loro dignità dallo sfruttamento. Un modo per sottrarsi alla tirannia dei nuovi imperi; come la birra artigianale è un modo per sottrarsi al dominio delle multinazionali alimentari .”   

 Eppure non c’è violenza sul ring, ci ricorda il giovane atleta. “La violenza è fuori .Sul ring tutto quello che potrebbe farti male ce l’hai davanti; non ci sono bugie e tradimenti alle tue spalle su quel quadrato in cui si “mette in scena” l’essenza della vita!”.

Marino, 27 novembre 2013

 Per info e approfondimenti: 347 7919610

 Foto screenshots da scattisportivi.it scaricabili qui: https://www.puntoacapo-international.com/downloads?dl_cat=28