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Metropolitane di Roma: il grande bluff. Scioperano i cantieri, lavoratori edili in presidio. Cartella Stampa Online

Metropolitane di Roma: il grande bluff

Scioperano i cantieri, lavoratori edili in presidio

Nessuna certezza sulle tratta T3 di Metro C e sul prolungamento della linea B

A rischio 1.200 posti di lavoro nel settore dell’edilizia

Roma Capitale delle opere non realizzate?

NOI DICIAMO NO!

Roma, 28 novembre 2012 – Si è svolto oggi lo sciopero di 8 ore per ogni turno di lavoro nei cantieri delle linee metropolitane B1 e C, proclamato unitariamente dai sindacati provinciali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Azione culminante di una densa settimana di mobilitazioni, lo sciopero ha ricevuto piena adesione da parte dei lavoratori che si sono riuniti in presidio presso i 4 cantieri di piazza Annibaliano, Conca d’Oro, Centocelle e San Giovanni e davanti la sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana 171. Metropolitana: no soldi, no parti”, o ancora “Metropolitane di Roma, binario morto per 1.200 lavoratori”, alcuni degli slogan che hanno accompagnato la protesta con cartelloni, fischietti e striscioni.

A metà giornata lavoratori e sindacati hanno incontrato la cittadinanza e gli organi di informazione, a piazza San Giovanni, per spiegare le motivazioni della protesta, legata alla grande incertezza che regna sul futuro di questi cantieri e all’odissea senza fine che interessa la costruzione delle nuove linee di trasporto metropolitano della Capitale.

Sono a rischio paralisi la tratta T3 (San Giovanni – Colosseo) di Metro C ed il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Le più importanti opere della mobilità capitolina rischiano di rimanere incomplete per assenza di fondi e cattiva gestione amministrativa. 1.200 posti di lavoro nel settore dell’edilizia potrebbero andare perduti, in una città già in ginocchio a causa della crisi, vanificando l’enorme esborso economico sostenuto per anni dai cittadini e i numerosi disagi già subìti. Dal 2007 ad oggi il settore delle costruzioni, soltanto nella Capitale, ha subito la perdita di 18.000 posti di lavoro. Lo stallo di queste infrastrutture rende di fatto inapplicabile l’accordo di salvaguardia occupazionale, a tutela dei lavoratori dei cantieri, siglato nel luglio 2011 dalle federazioni sindacali provinciali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil con l’amministrazione comunale.

La tratta T3, da San Giovanni a Colosseo, della linea C è attualmente appaltata ma non contrattualizzata, ciò significa che i lavori sono ancora ben lontani dal partire. Diversamente da quanto annunciato alla cittadinanza, le stazioni si fermeranno a piazza Lodi perché le linee di credito del Comune e della Regione sono esaurite. L’opera, la cui progettazione data fine anni ’90, rischia di essere monca e dunque non funzionale alla mobilità cittadina a causa della pessima gestione amministrativa che negli anni è riuscita soltanto a far lievitare i costi, come evidenziato anche dalla Corte dei Conti, senza portare a compimento l’infrastruttura.

Ancora più rocambolesca la situazione in cui versano i cantieri per il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Per finanziare la propria quota parte il Comune di Roma ha deliberato di procedere alla valorizzazione immobiliare di alcune aree urbane, individuate con mesi di ritardo, tranne poi scoprire che buona parte delle suddette aree non risultano essere di proprietà di Roma Capitale! Anche per quest’opera si profila dunque un futuro assai incerto.

Un completo disastro, che si somma al flop della linea B1, inaugurata prima che ne fossero risolti i problemi tecnici. A pagare rischiano di essere i soliti noti: i cittadini – vessati da una tassazione locale tra le più alte d’Italia e costretti a subire mille disagi a causa di cantieri infiniti che procedono a singhiozzo e di una mobilità pubblica inefficiente in perenne dissesto economico – e i lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro. Alcuni di essi, come i tecnici ex dipendenti di I.M. Intermetro Spa, figure ad altissima specializzazione nel campo del trasporto metropolitano, con gli ammortizzatori sociali ormai scaduti, chiamati ciononostante ad intervenire per ogni emergenza del trasporto pubblico locale, attendono ancora di essere ricollocati dopo oltre due anni sulla base dell’accordo di salvaguardia occupazionale siglato da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Roma con l’amministrazione capitolina nel maggio 2010. Ennesimo accordo ad oggi non rispettato.

Siamo alla completa débâcle della mobilità cittadina. Se le nuove linee del trasporto metropolitano non saranno completate il danno per la città di Roma sarà enorme, in termini economici, occupazionali e infrastrutturali. Non possiamo permetterlo” – dichiarano Anna Pallotta della Feneal Uil di Roma, Attilio Vallocchia della Filca Cisl di Roma e Marco Carletti della Fillea Cgil di Roma e del Lazio Lavoratori e cittadini non saranno i capri espiatori della completa inefficienza e miopia delle amministrazioni locali, dalle quali registriamo soltanto dichiarazioni di intenti ma nessuna risposta concreta. Intraprenderemo nuove azioni, ancora più forti, la nostra protesta proseguirà fino a quanto non saranno garantiti i finanziamenti necessari al completamento delle opere e non sarà assicurata la ricollocazione dei lavoratori”.

Per approfondire i temi della protesta è attivo il blog  scioperocantierimetro.tumblr.com dove è possibile consultare e visualizzare tutti gli aggiornamenti della mobilitazione. La cartella stampa online è disponibile e scaricabile sul sito https://www.puntoacapo-international.com

Uffici Stampa:

Feneal Uil Roma Ilenia Di Dio

mob. 3452260605 – tel.064440469 – email i.didio@fenealuillazio.it

Filca Cisl Roma   Tel. 064817140 – Fax 064874473 – email filca_roma@cisl.it

Fillea Cgil Roma e Lazio – Francesca Marrucci,

mob. 3333876830 – 3928349631 – email ufficiostampa@puntoacapo.info

Per info:

FENEAL UIL, Anna Pallotta, mob. 3487303724

FILCA CISL, Attilio Vallocchia, mob. 3355963280

FILLEA CGIL, Marco Carletti, mob. 3287562488

Cartella Stampa sciopero 28 novembre 2012 lavoratori edili Metropolitane di Roma

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  Lettera ai residenti: STIAMO SCIOPERANDO (ANCHE) PER VOI CITTADINI
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  Comunicato Stampa post-evento: Metropolitane di Roma: il grande bluff
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Il 28 novembre scioperano i cantieri delle metropolitane di Roma

Il 28 novembre scioperano i cantieri delle metropolitane di Roma

Le opere fondamentali della mobilità capitolina saranno destinate a rimanere incomplete per assenza di fondi e cattiva gestione amministrativa

A rischio 1.200 lavoratori posti di lavoro

Non accenna a finire l’odissea dei cantieri per la costruzione delle nuove linee di trasporto metropolitano della Capitale. A rischio paralisi i lavori per la realizzazione della tratta T3 (San Giovanni – Colosseo) della metro C e per il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Lo stallo in cui versano le più importanti opere della mobilità capitolina rende inoltre inapplicabile l’accordo di salvaguardia occupazionale a tutela dei lavoratori dei cantieri, siglato dai sindacati provinciali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil con l’amministrazione comunale.

Il blocco dei cantieri comporterebbe non soltanto un’emorragia occupazionale gravissima per il territorio, con la perdita di 1.200 posti di lavoro, ma metterebbe in serio pericolo il sistema della mobilità di Roma, rappresentando un disagio enorme per la cittadinanza.

Per queste ragioni le tre sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, insieme ai lavoratori dei cantieri delle metropolitane, proclamano lo stato di agitazione nei cantieri, con una densa settimana di mobilitazione, che culminerà mercoledì 28 novembre in uno sciopero di 8 ore per ogni turno di lavoro e 4 presidi nei cantieri di Piazza Annibaliano, Conca d’Oro, Centocelle e San Giovanni.

Dato l’impatto che il blocco dei cantieri comporterebbe anche per i cittadini, le tre Segreterie provinciali di categoria spiegano l’importanza di coinvolgere i romani in questa battaglia: “Non si tratta soltanto di 1.200 posti di lavoro a rischio, che in un momento di crisi come questo metterebbero in ginocchio la Capitale, bisogna anche spiegare ai cittadini che in questi anni hanno subìto e sopportato i disagi per la realizzazione di queste grandi opere, che rischiano di vederle trasformate in inutili cattedrali nel deserto.

Ora chiediamo con forza che vengano garantiti i finanziamenti per terminare le nuove linee e che sia assicurata la rioccupazione dei lavoratori. Chiediamo rispetto per la città di Roma che di queste infrastrutture ha bisogno e per i cittadini, che per esse hanno già pagato in termini economici e di disagio, e che invece rischiano di non vederle mai realizzate”.

Per approfondire i temi della questione ed ascoltare i lavoratori, mercoledì 28 novembre, alle ore 12.00, presso il cantiere di San Giovanni, ci sarà un incontro al quale sono invitati la cittadinanza e gli organi di informazione.

A partire dal 22 novembre, inoltre, è attivo il sito  scioperocantierimetro.tumblr.com dove sarà possibile per i media consultare gli approfondimenti e visualizzare tutti gli aggiornamenti della nostra mobilitazione.

Roma, 22 novembre 2012

Uffici Stampa:

Feneal Uil Roma Ilenia Di Dio

mob. 3452260605 – tel.064440469 – email i.didio@fenealuillazio.it

Filca Cisl Roma   Tel. 064817140 – Fax 064874473 – email filca_roma@cisl.it

Fillea Cgil Roma e Lazio – Francesca Marrucci,

mob. 3333876830 – tel. 0695557480 – email ufficiostampa@puntoacapo.info

Per info:

FENEAL UIL, Anna Pallotta, mob. 3487303724

FILCA CISL, Attilio Vallocchia, mob. 3355963280

FILLEA CGIL, Marco Carletti, mob. 3287562488

Feneal Uil Roma – Via Varese 5 – 00185 Roma – Tel 06 4440469 Fax  06 4440651

Filca Cisl Roma – Via Farini 62 – 00185 Roma – Tel 06 4817140 Fax 06 4874473

Fillea Cgil Roma – Via Buonarroti 12 – 00185 Roma – Tel 06 46206601 Fax 06 47825128

Roma: 730 lavoratori a rischio della Spea, causa mancati incarichi da Autostrade per l’Italia. Lunedì 12 novembre sciopero e assemblea

Roma: 730 lavoratori a rischio della Spea, causa mancati incarichi da Autostrade per l’Italia.  Lunedì 12 novembre sciopero e assemblea.

I dipendenti della Spea di Roma non tollerano più:

–       che Autostrade per l’Italia, forte del calo dei pedaggi, per aumentare gli utili rispetto al 2011, sottragga lavoro alla Spea con la conseguente mancata conferma di n.130 contratti ed il conseguente rischio occupazionale dei rimanenti n.600 colleghi facenti parte dell’attuale forza lavoro;

–       che i vertici della Spea, a seguito dei mancati incarichi da parte di Autostrade per l’Italia, non mettano in atto un piano di riorganizzazione mirato alla riconversione delle professionalità in modo da poter essere competitivi ed “aggredire” nuove fasce di mercato (aeroporti, metropolitane, ferrovie, ecc);

–       che l’utente paghi con la propria sicurezza la volontà e l’ostinazione di Autostrade per l’Italia di improvvisarsi addetta ad attività quali sorveglianza, manutenzione e progettazione delle opere autostradali per le quali è indispensabile una alta specializzazione come quella che solo i tecnici della Spea in Italia hanno acquisito e svolto per suo conto nel corso degli ultimi decenni.

Pertanto

stanchi anche delle falsità contenute nell’ultima campagna pubblicitaria di Autostrade per l’Italia (con i soldi della quale si pagavano gli stipendi di un anno ad almeno n.120 colleghi)

aderiscono

allo sciopero indetto dalle segreterie nazionali Fillea, Feneal e Filca

per il giorno LUNEDI’ 12 NOVEMBRE p.v.

ed organizzano

insieme ad i colleghi di Pavimental un’ASSEMBLEA presso l’auditorium di Villa Fassini (ore 13.30/14.30) ed un PRESIDIO davanti all’ingresso della Direzione Generale di Autostrade per l’Italia di via Bergamini, 50 Roma (ore 14.30/17.30).

Roma, 9 novembre 2012

Info: Antonino Di Lello 346 7240533

Colleferro, sequestro cementificio. Le OOSS: “Incredibile l’accostamento con il caso Ilva. Nessuna contrapposizione salute-lavoro. Pronti alla mobilitazione”

Colleferro, sequestro cementificio. Le OOSS: “Incredibile l’accostamento con il caso Ilva. Nessuna contrapposizione salute-lavoro. Pronti alla mobilitazione”

Le segreterie territoriali nelle persone di Fabrizio Franceschilli della Feneal Uil di Roma e Provincia, Attilio Vallocchia della Filca Cisl e Gianni Lombardo della Fillea Cgil, unitamente alla Rsu dell’Italcementi di Colleferro, riunitasi in assemblea sindacale straordinaria, esprimono il proprio disappunto per l’incredibile accostamento con l’Ilva di Taranto per il sequestro preventivo dell’impianto di cementeria, che non riguarda il principale processo di combustione, ma alcune fasi secondarie dell’attività produttiva, così’ come ha dichiarato la società’ all’incontro di ieri pomeriggio con la RSU.

“Siamo ben lontani dal caso Ilva” dichiarano Vallocchia, Lombardo e Franceschilli, “anche perché sembra che l’impresa sia in grado di dimostrare di aver messo gli impianti a norma, dopo i solleciti e le prescrizioni dei mesi scorsi. Ora i responsabili dell’ impianto hanno a disposizione 10 giorni per mettersi in regola.

Inoltre l’azienda ribadisce che stanno continuando in maniera accelerata gli interventi di modifica sui camini delle linee secondarie. Le comunità locali guardano ai cementifici come nemici dell’ambiente e del territorio ma non è così.  Tutti i lavoratori respingono fermamente, la posizione di chi vuole contrapporre la salute con il lavoro, che offende la dignità’ dei lavoratori che sono prima di tutto cittadini di Colleferro.

Pertanto i lavoratori auspicano che la magistratura faccia il proprio corso fiduciosamente, e chiedono alla propria azienda di adempiere alle modifiche nei tempi richiesti dalla magistratura e comunicare preventivamente alla Rsu ogni iniziativa problematica inerente alla attuale situazione e non essere informati dagli organi di stampa.

Se dovesse chiudere lo stabilimento Italcementi di Colleferrro il territorio cadrebbe in una vera depressione economica con gravissime ripercussioni sociali in un territorio già messo in ginocchio dalla crisi.

Ribadiamo che il sindacato non sarà spettatore ed è pronto a mobilitarsi a favore dei lavoratori e siamo certi che con il contributo di tutti i cittadini, dell’Amministrazione comunale, delle associazioni, delle realtà produttive e delle parti sociali, il territorio di Colleferro possa tornare ad essere una delle realtà più importanti della nostra regione.

 

Roma, 12 ottobre 2012

 

Per info:  FENEAL UIL, Fabrizio Franceschilli cel 3487303721 – FILCA CISL, Attilio Vallocchia cel 3355963280 – FILLEA CGIL, Gianni Lombardo 348 6533567

Roma: ancora occupato l’Assessorato alla Mobilità capitolino. Gli ex-dipendenti Intermetro non demordono e chiedono un incontro con il Sindaco Alemanno

Roma: ancora occupato l’Assessorato alla Mobilità capitolino.

Gli ex-dipendenti Intermetro non demordono e chiedono un incontro con il Sindaco Alemanno

Roma, 3 luglio – Secondo giorno di occupazione dell’Assessorato alla Mobilità capitolina per gli ex dipendenti di I.M. Intermetro Spa, 24 tecnici ad altissima specializzazione nel campo del trasporto metropolitano. Al loro fianco le federazioni sindacali provinciali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.

Non demordono lavoratori e sindacati: a via Capitan Bavastro da ieri chiedono un incontro con il Primo Cittadino.

In aula Giulio Cesare, ieri, durante l’Assemblea capitolina, sono apparsi alcuni striscioni a sostegno dei lavoratori Intermetro, ma il Sindaco, al quale i lavoratori si rivolgono, non ha rilasciato dichiarazioni sul tema né ha ancora convocato un incontro.

La protesta proseguirà fino a quando i lavoratori non saranno ricevuti da Alemanno e non avranno ottenuto la piena applicazione degli accordi per la loro ricollocazione siglati dall’amministrazione capitolina nel maggio 2010 e non ancora onorati.

Roma, 3 luglio 2012

Uffici Stampa:

Feneal Uil Roma Ilenia Di Dio

mob. 3452260605 – tel.064440469 – email i.didio@fenealuillazio.it

Filca Cisl Roma   Tel. 064817140 – Fax 064874473 – email filca_roma@cisl.it

Fillea Cgil Roma e Lazio – Francesca Marrucci,

mob. 3333876830 – tel. 0695557480 – email ufficiostampa@puntoacapo.info

Per info:

FENEAL UIL, Anna Pallotta mob 3487303724

FILCA CISL, Raffaele Galisai mob 3355963295

FILLEA CGIL, Marco Carletti, mob 3287562488

 

Roma: gli ex dipendenti Intermetro occupano l’Assessorato alla Mobilità. “Ora vogliamo certezze da Alemanno in persona!”

Roma: gli ex dipendenti Intermetro occupano l’Assessorato alla Mobilità. Ora vogliamo certezze da Alemanno in persona!

            Hanno occupato questa mattina l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale i 24 tecnici ex dipendenti di I.M. Intermetro Spa – società specializzata nella manutenzione del trasporto metropolitano – che da 2 anni attendono che l’amministrazione capitolina onori gli impegni per la loro ricollocazione presso le municipalizzate Atac e Roma Metropolitane, e che la scorsa settimana erano tornati a denunciare pubblicamente l’assurdità della situazione in cui versano.

Ormai esasperati, gli occupanti non intendono smobilitare né smorzare la protesta, se prima non avranno ottenuto un incontro con il Primo Cittadino e garanzie sul loro futuro lavorativo.

Paradossalmente questi lavoratori, ad altissima specializzazione nel campo del trasporto metropolitano e della mobilità, da 2 anni sono chiamati ad intervenire ad ogni emergenza di Atac e Roma Metropolitane, senza tuttavia disporre ancora di una collocazione stabile, senza contratto e con gli ammortizzatori sociali ormai scaduti.

Il ‘j’accuse’ delle tre sigle provinciali dei sindacati – Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – è diretto principalmente alla vacuità delle promesse dell’amministrazione capitolina e al mancato rispetto degli accordi siglati fin dal maggio del 2010.

Le Segreterie provinciali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil sono vicine e sostengono la protesta degli ex dipendenti Intermetro e chiedono un incontro diretto ed immediato con il Primo Cittadino della Capitale.

Vogliamo un impegno serio e concreto da parte del Sindaco Alemanno” – affermano le tre Segreterie – “che più di altri dovrebbe avere a cuore questa vicenda che si trascina da anni, visto che già nel 1994, quando sedeva tra i banchi dell’opposizione in Parlamento, presentò un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri proprio sul futuro di Intermetro Spa e dei suoi lavoratori. A distanza di anni ha forse cambiato idea? Oppure dobbiamo presupporre che le idee del Primo Cittadino in carica si modifichino a seconda che si trovi a governare o a sedere all’opposizione? Se così fosse, quale valore e credibilità potremmo attribuire – noi, i lavoratori Intermetro e l’intera cittadinanza –  alla massima Autorità di Roma Capitale? Se l’interessamento era sincero all’epoca, oggi, a maggior ragione in virtù del ruolo ricoperto, ci aspettiamo da Alemanno una presa di posizione chiara e un impegno senza mezzi termini, non negoziabile, per risolvere una situazione indecorosa che ormai è del tutto paradossale!”.

Roma, 2 luglio 2012

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Roma Capitale: mobilità nel caos e nessuna ricollocazione per i tecnici iper-specializzati di Intermetro

Roma Capitale: mobilità nel caos e nessuna ricollocazione per i tecnici iper-specializzati di Intermetro

Feneal, Filca, Fillea: “Basta con le assunzioni clientelari, si rispettino gli accordi

Dopo la vergognosa pagina di parentopoli presso le aziende municipalizzate, gli ex dipendenti Intermetro (24 tecnici ad altissima specializzazione nel campo del trasporto metropolitano e della mobilità) e i sindacati territoriali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, firmatari degli accordi per la loro ricollocazione presso le società Roma Metropolitane ed Atac, si trovano oggi ad assistere alla completa disfatta della mobilità capitolina, con rallentamenti, disguidi tecnici di ogni genere e problemi di sicurezza sulla linea metropolitana B1 appena inaugurata, disagi e ripercussioni sull’intera rete pubblica di trasporto di superficie e non, mentre professionalità e saperi d’eccellenza, che hanno progettato ed eseguito la manutenzione dell’intera rete metropolitana di Roma, rischiano di andare perduti.

Un costo enorme per i cittadini, chiamati a sostenere l’aumento del costo di biglietti e abbonamenti; un danno di immagine per una città come Roma chiamata alla modernizzazione delle infrastrutture a al confronto con le altre grandi capitali europee.

Kafkiana vicenda di una mobilità in salsa romana: nonostante gli impegni assunti per iscritto e verbalmente, nonostante i tavoli tecnici convocati presso l’Assessorato alla Mobilità, che hanno attestato la necessità per Atac e Roma Metropolitane di disporre di queste professionalità, dopo ben due anni gli ex dipendenti Intermetro non hanno ancora trovato collocazione. 24 lavoratori e le rispettive famiglie, con gli ammortizzatori sociali ormai scaduti, attendono di conoscere l’epilogo.

Siglato l’11 maggio del 2010 da Feneal, Filca e Fillea con l’ex Assessore alla Mobilità di Roma Sergio Marchi, l’accordo, di cui avrebbe dovuto farsi garante la Regione Lazio, nella persona dell’Assessore al Lavoro Mariella Zezza, prevedeva la gestione degli esuberi attraverso l’attivazione degli ammortizzatori sociali e la ricollocazione degli ex dipendenti di I.M. Intermetro Spa – società specializzata nella manutenzione della rete metropolitana cittadina posta in liquidazione per cessata attività – presso le aziende municipalizzate e/o consortili del Comune di Roma, quali Roma Metropolitane ed Atac. Il 28 febbraio 2011 gli Assessori Aurigemma e Lamanda ribadivano il rispetto degli impegni sottoscritti.

Esterrefatti, siamo semplicemente esterrefatti dalla inaffidabilità della politica locale, dalla mancanza di responsabilità verso gli impegni sottoscritti” – dichiarano le Segreterie provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – “La mobilità cittadina è ormai allo sbando, nel caos. Le assunzioni nelle aziende municipalizzate dettate da logiche clientelari, piuttosto che da professionalità e qualità, producono gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti, con costi altissimi per la qualità dei servizi erogati ai cittadini, per la reputazione e la competitività di Roma Capitale. Alla logica degli interessi di parte si sacrifica l’eccellenza, con totale assenza di etica e di lungimiranza amministrativa.

Ricordiamo ai cittadini romani e all’amministrazione di Roma Capitale che in tutte le occasioni di blocco delle linee metropolitane, sia Atac che Roma Metropolitane hanno richiesto l’intervento o la consulenza degli ex lavoratori Intermetro per risolvere i problemi sorti, nonostante fossero in mobilità e quindi licenziati. A tutela degli interessi dei cittadini e per la salvaguardia della loro sicurezza durante l’utilizzo delle linee metropolitane chiediamo dunque l’immediata applicazione dell’accordo attraverso l’assunzione dei lavoratori coinvolti. Se gli impegni sottoscritti continueranno a non essere rispettati  daremo corso ad una stagione di iniziative di protesta forti, ed intraprenderemo tutte le azioni legali necessarie a difesa degli ex lavoratori Intermetro e delle loro famiglie”.

Roma, 27 giugno 2012

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Roma: firmato protocollo sugli appalti idrici tra Sindacati e Acea SpA. Impegno su sicurezza, qualità del lavoro, investimenti e rispetto dei contratti.

Roma: firmato protocollo sugli appalti idrici tra Sindacati e Acea SpA. Impegno su sicurezza, qualità del lavoro, investimenti e rispetto dei contratti.

            E’ stato firmato il 6 giugno il Protocollo sugli Appalti Idrici tra ACEA SpA, ACEA ATO2 SpA e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e relative categorie: Filctem, Flaei, Uilcem, Fillea, Filca e Feneal, come naturale seguito al Protocollo firmato in Prefettura nel febbraio 2011 per prevenire e contrastare il lavoro nero, l’evasione contributiva e la presenza di imprese irregolari negli appalti di Roma e Provincia.

Il Protocollo segna un passo importante nei rapporti tra azienda e lavoratori, volti ad aumentare la qualità del lavoro, la sicurezza nei cantieri, il monitoraggio delle imprese appaltatrici iscritte agli Albi, gli investimenti e la professionalità, prevedendo tutta una serie di controlli e ‘buone pratiche’ che garantiscono sia l’azienda che i lavoratori, riportando l’accento su qualità del lavoro e sicurezza nel mercato dell’edilizia.

Tra i più importanti punti concordati e sottoscritti è previsto, ad esempio, che la ditta che si aggiudica i lavori in appalto, debba avere nell’organico delle figure professionali di provata esperienza e di adeguata formazione come gli operai specializzati e qualificati. Questione sostanziale volta ad evitare l’applicazione di contratti diversi dalle professionalità effettivamente impiegate, pratica a cui negli ultimi anni, si assiste sempre più spesso.

Altro fondamentale punto dell’accordo è la pianificazione a lungo termine, da parte di Acea, delle politiche di investimento sulle reti idriche e fognarie al fine di salvaguardare anche l’occupazione dell’indotto, di cui le OOSS saranno costantemente informate, in un’ottica di scambio e collaborazione fattiva che la stessa Acea ritiene utile per favorire i principi di gestione in qualità e sicurezza nel mercato degli appalti.

E’ stata, inoltre, ribadita con forza la comune volontà di combattere il lavoro irregolare, le inadempienze contrattuali e previdenziali ed il mancato rispetto delle norme di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, battaglie portate avanti ormai da anni dalle sigle sindacali.

E’ stata quindi decisa la costituzione di una Commissione paritetica che rappresenti la società ed i sindacati che si occupi di monitorare gli appalti per garantire la libera circolazione di informazioni e la massima trasparenza, grazie a comunicazioni periodiche inviate alla Direzione Territoriale del Lavoro e allo SPRESAL della ASL di competenza.

Di estrema attualità ed importanza è anche la lotta all’evasione fiscale che nel Protocollo si esplica nell’attività di controllo che l’Acea, in qualità di stazione appaltante, si impegna a portare avanti con la richiesta dei DURC direttamente agli istituti o agli enti abilitati al rilascio del territorio, prima del pagamento dei SAL o dello SFL, anche perché sarà la stessa ACEA a pagare direttamente i subappalti.

Anche controlli più costanti e direttamente in loco sono previsti dal Protocollo, con un Responsabile che dovrà ispezionare il cantiere una volta al mese e registrare la propria presenza ed osservazioni sul giornale lavori, con l’accertamento che ogni lavoratore abbia il proprio tesserino di riconoscimento valido, con l’informazione dei lavoratori sui rischi e sulle norme di sicurezza e con il controllo che tutta la documentazione prevista dalla legge sia tenuta ed aggiornata dalle ditte subappaltatrici.

Questioni che potrebbero sembrare banali e burocratiche, ma la cui inadempienza negli ultimi anni, è stata la causa principale di incidenti nei cantieri e di diffusione di illegalità e criminalità nell’edilizia laziale.

Questa la dichiarazione delle Segreterie Provinciali di Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl: “Siamo convinti che questo Protocollo non solo farà in modo che non ci siano situazioni di elusione dei contratti idrici negli appalti ACEA, ma contiamo, con questo accordo, di aver contribuito ad eliminare, almeno in questo ambito, la concorrenza sleale (dumping sociale) e il ricorso sempre più frequente e pericoloso all’eccesso di ribasso nelle gare d’appalto, che sono ormai la causa prima di illegalità nei cantieri.”

Roma, 7 giugno 2012

Per info:

FENEAL, Nicola Tavoletta cell. 348 7303722;

FILCA, Raffaele Galisai cell. 335 5963295;

FILLEA, Marco Carletti cell. 328 7562488

 

Uffici Stampa:

Feneal Uil Roma Ilenia Di Dio

mob. 338 8509213 – tel.06 4440469 – email i.didio@fenealuillazio.it

Filca Cisl Roma   Tel. 06 4817140 – Fax 06 4874473 – email filca_roma@cisl.it

Fillea Cgil Roma e Lazio – Francesca Marrucci,

mob. 333 3876830 – 392 6349631 – email ufficiostampa@puntoacapo.info

 


Edilizia: avviato un tavolo permanente di confronto tra Parti Sociali ed Istituzioni

Edilizia: avviato un tavolo permanente di confronto tra Parti Sociali ed Istituzioni

Avvio di lavori immediatamente cantierabili, sblocco dei crediti che le imprese edili vantano nei confronti delle Amministrazioni e coinvolgimento delle parti sociali nella richiesta di revisione del patto di stabilità. Sono alcuni dei temi messi oggi sul tavolo nel corso dell’incontro sull’edilizia che si è svolto presso la sede della Camera di Commercio di Roma.

Presenti le Istituzioni locali, ad eccezione della Regione, imprese e lavoratori delle costruzioni che lo scorso 13 maggio avevano unitariamente richiesto di essere convocati per un confronto sulle misure da adottare per il rilancio del settore.

Un appello a cui hanno risposto il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti e il Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno. Presente anche il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Cremonesi. A rappresentare le imprese e i lavoratori edili, Acer, Cna Roma edilizia, Federlazio, Legacoop Lazio, Feneal Uil Roma e Lazio, Filca Cisl Roma, Filca Cisl Lazio, Fillea Cgil Roma e Lazio.

Il primo importante obiettivo è stato l’impegno, da parte delle Istituzioni locali presenti, a rendere periodico il tavolo, per proseguire il confronto e verificare i risultati ottenuti. Concordi, parti sociali e istituzioni, sulla necessità di partecipazione anche della Regione Lazio, la cui presenza nella partita è fondamentale sia per il suo ruolo rilevante sulle materie di interesse, che per il trasferimento dovuto di risorse al Campidoglio e alla Provincia.

Tra le richieste avanzate da imprese e sindacati, quella di dare priorità ai lavori immediatamente cantierabili, con possibilità di frazionamento in lotti, così da garantire l’accesso agli appalti al maggior numero possibile di pmi. E’ noto infatti che proprio le piccole opere sono quelle che garantiscono una ricaduta più rapida in termini di occupazione e sviluppo del territorio. Un’altra richiesta importante è quella di garantire la sicurezza nei cantieri, condizioni di lavoro adeguate per i lavoratori e sistemi di gara diversi, perché non è possibile garantire la qualità del lavoro e la sicurezza con gare con ribassi del 50%. Sono inoltre necessari ulteriori investimenti sulla formazione dei lavoratori.

Concordi tutti i presenti anche sulla necessità di intervenire sul Governo per modificare i recenti decreti in materia di certificazione dei crediti della PA e di compensazione dei debiti; così come sono rischiano di non raggiungere gli obiettivi prefissati.

Alle due Istituzioni presenti le parti sociali hanno chiesto di definire nei propri bilanci l’ammontare esatto delle risorse da destinare al pagamento dei debiti nei confronti delle imprese.

Accolto con favore l’impegno delle Istituzioni a destinare tutte le risorse possibili a investimenti nel settore delle costruzioni, anche attraverso la dismissione del patrimonio pubblico.

Ulteriore apprezzamento è stato espresso dalle parti sociali per la disponibilità dimostrata a collaborare per l’individuazione delle opere di immediata cantierabilità del programma di Roma Capitale, escluso dal Patto di Stabilità.

Roma Capitale e Provincia, infine, hanno accolto l’invito ad utilizzare, nell’affidamento dei lavori, il criterio dell’esclusione automatica delle offerte anomale al fine di evitare il fenomeno dei ribassi eccessivi che non garantiscono, tra l’altro, qualità e sicurezza nel lavoro. Massima attenzione è stata sollecitata da tutte le parti ad un costante e vigile controllo che eviti le infiltrazioni criminali nel settore, sempre più pressanti nel Lazio.

Roma, 1 giugno 2012

Uff Stampa Acer

Fabio Cauli

Tel: 06.44075281 – 347.0703632

Uff Stampa Cna Roma

Paola Toscani

Tel: 06.57015211- 333.1775012

Uff Stampa Federlazio

 

Tel: 06.54912362

Uff Stampa Legacoop Lazio

Valentina Marino

Tel: 06.4063028 – 327.6610294

Uff Stampa Feneal-Uil Roma e Lazio

Ilenia Di Dio

Tel: 06.4440469 – 345.2260605

Uff Stampa Filca-Cisl Roma e Lazio

Amedeo Ciotti

Tel: 06.44361277 – 339.2714772

Uff Stampa Fillea-Cgil Roma e Lazio

Francesca Marucci

Tel: 06.93801036 – 333.3876830

   

 

 

Roma Capitale: 24 ex dipendenti della Intermetro, in attesa di ricollocazione, occupano l’Assessorato alla Mobilità

Roma Capitale: 24 ex dipendenti della Intermetro, in attesa di ricollocazione, occupano l’Assessorato alla Mobilità.

Feneal, Filca e Fillea al loro fianco chiedono agli assessori Aurigemma e La Manda il rispetto degli accordi sottoscritti.

E’ in corso da questa mattina l’occupazione degli uffici dell’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale a via Capitan Bavastro, da parte dei 24 ex dipendenti della società per azioni Intermetro, azienda specializzata nella manutenzione della rete metropolitana che ha cessato la propria attività ed è in liquidazione“. Lo dichiarano le segretarie provinciali della Feneal Uil, della Filca Cisl e della Fillea Cgil unitamente alla R.S.U. aziendale.

Il presidio unitario delle tre organizzazioni sindacali durerà sino a quando l’Assessore alla Mobilità Aurigemma e l’Assessore al Bilancio Lamanda, non daranno una risposta positiva sulla loro vertenza” dichiarano Anna Pallotta della Feneal Uil, Raffaele Galisai della Filca Cisl e Marco Carletti della Fillea Cgil.

Sino ad oggi gli Assessori Aurigemma e Lamanda non hanno dato corso agli accordi siglati per i 24 ex dipendenti Intermetro presso le società Atac e Roma Metropolitane.

L’11 maggio 2010 si era raggiunto un accordo per la ricollocazione dei lavoratori con l’ex assessore ai trasporti Marchi. L’impegno a rispettare gli accordi sottoscritti dal suo predecessore è stato ribadito verbalmente lo scorso 28 febbraio dal suo successore, Aurigemma, presso la sala delle Bandiere in Campidoglio. Da allora nessuna risposta.

Nonostante gli impegni assunti, per iscritto e verbalmente, e nonostante i tavoli tecnici convocati dall’Assessorato alla Mobilità, nessuno di questi lavoratori ha trovato collocazione.

Siamo stanchi delle promesse, vogliamo una rapida soluzione del problema occupazionale degli ex dipendenti della società Intermetro” dichiarano ancora Pallotta, Galisai e Carletti “visto che questi lavoratori sono puntualmente consultati dall’Atac sulla risoluzione di ogni problema tecnico sulla rete. Ventiquattro lavoratori con le loro famiglie attendono di conoscere quale dovrà essere l’epilogo di tale paradossale situazione. Cari assessori, pacta sunt servanda, i patti sono da rispettare“.

Roma, 7 maggio 2012

Foto: https://www.puntoacapo-international.com/download/282/https://www.puntoacapo-international.com/download/281/

Uffici Stampa:

Feneal Uil Roma Ilenia Di Dio

mob. 3452260605 – tel.064440469 – email i.didio@fenealuillazio.it

Filca Cisl Roma   Tel. 064817140 – Fax 064874473 – email filca_roma@cisl.it

Fillea Cgil Roma e Lazio – Francesca Marrucci,

mob. 3333876830 – tel. 0695557480 – email ufficiostampa@puntoacapo.info

Per info:

FENEAL UIL, Anna Pallotta mob 3487303724

FILCA CISL, Raffaele Galisai mob 3355963295

FILLEA CGIL, Marco Carletti, mob 3287562488