VELLETRI: NELL’INCONTRO SUL TRIBUNALE DI VELLETRI AVANZATE LE PROPOSTE DELLA CGIL PER RISOLVERE LA CRISI. IL PRESIDENTE FERRARO: ‘MI ADOPERERO’ IN TUTTI I MODI E LE SEDI’

Oggi 25 Novembre 2008 presso la sede del Tribunale del Lavoro di Velletri la CGIL ha invitato ad una conferenza stampa il Presidente del Tribunale di Velletri, i magistrati della Sezione Lavoro, il Sindaco del Comune di Velletri, gli avvocati lavoristi e addetti al Tribunale di Velletri e la stampa locale, al fine di ribadire l’urgenza di adottare provvedimenti improrogabili, onde far fronte all’emergenza del sotto organico e della tempistica delle cause giacenti e in trattazione presso Tribunale di Velletri.
L’iniziativa scaturisce a seguito dell’incontro tenutosi con il consigliere Ferraro, Presidente del Tribunale di Velletri il 14 novembre scorso.
L’incontro si è rivelato particolarmente interessante, perché ha costituito un vero e proprio confronto di idee e di iniziative per affrontare e cercare di risolvere gli annosi problemi del Tribunale.
L’avv. Spartaco Gabellini, coordinatore degli avvocati della CGIL dei Castelli Romani, e il segretario generale della CGIL comprensoriale, Pino Cappucci, hanno introdotto la conferenza stampa ribadendo:

1)    l’inadeguatezza dell’organico complessivo del Tribunale: 32 Magistrati a fronte della maggiore esigenza già prevista nel decreto firmato dall’ex Ministro Diliberto che ne prevedeva 37 già nel 1999. Infatti, dopo la riforma del giudice unico e del Tribunale dei Castelli Romani, a seguito dell’incremento vertiginoso della domanda di giustizia per il lavoro ed il civile, si rende necessario un incremento dell’organico togato almeno sino a 40 unità, di cui ulteriori 4 unità di Magistrati da destinare alla sezione lavoro.

2)    che l’attuale organico di 4 Magistrati alla sezione lavoro  è insufficiente, è di fondamentale importanza oltre che doveroso, che l’ incremento previsto di due nuove unità togate presso il Tribunale, debba essere attribuito esclusivamente alla sezione lavoro, per la particolare situazione di sofferenza;

3)    la necessità di procedere alla sostituzione più rapida possibile (temporanea e per il tempo necessario) dell’attuale magistrato in maternità, altrimenti si vanificherebbe il rafforzamento costituito dalle due unità in ingresso e si regredirebbe alla situazione sostanziale di un organico di soli tre magistrati, con ulteriore aumento delle giacenze e con ovvie conseguenze sui tempi del processo;

4)    Introdurre un protocollo organizzativo tra tutti i magistrati con accorgimenti idonei a deflazionare il numero e la durata dei processi. Ciò sarebbe statisticamente possibile realizzando nel rispetto della L. 533/73, il ruolo di conciliatore attribuito in limine litis al giudice del lavoro.
E’ necessario, quindi, fissare quindi la prima udienza in tempi brevi 60-90 giorni, effettuare alla prima udienza un effettivo tentativo di conciliazione e un serio interrogatorio delle parti.
Si può ipotizzare che tale accorgimento potrebbe ridurre il contenzioso di una percentuale non inferiore al 10%, e ciò potrebbe incardinare un circolo virtuoso in riferimento agli altri processi che potrebbero essere fissati per l’istruttoria a distanza di non oltre 4 mesi ed evitare così la ormai costante violazione dei tempi del giusto processo che prevede la definizione del giudizio con il deposito della sentenza in un tempo non superiore a tre anni.

5)    La necessità di realizzare un reale tentativo di conciliazione al fine di deflazionare il contenzioso del lavoro. Inoltre dovrebbe essere agevolato, in conformità alla legge vigente, il ricorso al decreto ingiuntivo per crediti di lavoro, evitando peraltro una inusuale divergenza giurisprudenziale tra gli stessi magistrati del Tribunale di Velletri, cosicchè due lavoratori con situazione identica possono avere una differente valutazione circa l’ammissibilità del procedimento per ingiunzione di pagamento.

6)    Si è affermata la necessità di un adeguato incremento del personale amministrativo che è sottodimensionato del 50% rispetto a quello previsto in organico, incidendo così all’allungamento dei tempi di definizione della cause. Improcrastinabile è altresì l’adeguamento delle infrastrutture e la modernizzazione degli strumenti di lavoro (dalla penna al computer);

7)    Sul problema logistico: si è denunciata l’inidoneità di una sede “provvisoria” che ormai dura da troppo tempo, rispetto alla: agibilità, salubrità, accoglienza e sicurezza sia per gli utenti, che per il personale e gli operatori della giustizia (con un affitto annuo sproporzionato circa euro 400 mila!!)
L’avv. Assennato ha confermato quanto sopra ed ha sottolineato la necessita per dare dignità al luogo deputato alla giustizia di una struttura adeguata e idonea che dal punto di vista ambientale, igienico-sanitario  sia a  norma con le barriere architettoniche.

Su tali punti si è aperto un articolato dibattito con gli interventi del Dott. Ferraro che ha ribadito di avere scritto al CSM per avere l’attribuzione dei due nuovi magistrati con la richiesta di attribuirne però uno soltanto alla sezione lavoro e un altro al civile anch’esso grandemente sofferente.
Il sindaco di Velletri ha confermato la disponibilità del comune di Velletri a costruire luna nuova sede di tribunale in  Velletri;
Il dott. Pellettieri, Presidente della sezione lavoro, ha sottolineato come si potrebbe immediatamente adottare un protocollo tra tutti i magistrati consistente nella fissazione  a breve termini – 60-90 giorni- per la comparizione delle parti, l’interrogatorio, il tentativo di conciliazione e l’adozione di provvedimenti di provvisoria esecuzione.

L’avv.to Spartaco Gabellini nelle sue conclusioni ha precisato che la CGIL non smetterà di fare le dovute pressioni su tutte le istituzioni chiamate a decidere degli organici e della sede del tribunale del Lavoro, intervenendo senza indugio sul Ministro di Grazia e giustizia, il Consiglio superiore della magistratura e sul Presidente della Corte D’appello di Roma, per realizzare gi obiettivi sopra esposti.
Ha altresì sottolineato l’importanza dell’adozione di un protocollo comportamentale da parte dei magistrati nel senso sottolineato dal Dott. Pellettieri, affermando, tra l’altro, che un serio tentativo di conciliazione in tempi brevi, potrebbe comportare una riduzione dei procedimenti del 10-15% e che un provvedimento di provvisoria esecuzione su parte della domanda già provata, eviterebbe comportamenti dilatori dei datori di lavoro, che troppo spesso in danno ai creditori cessano l’attività simulatamente, rendendosi del tutto inadempienti se non anche irreperibili.

Nell’incontro abbiamo riscontrato una consona sensibilità e disponibilità da parte di tutti gli intervenuti
Ma l’impegno della CdLT- CGIL continua, per avere a Velletri una giustizia rapida e giusta. Sicché vista la gravità della situazione denunciata, la CGIL territoriale, promuoverà insieme alle forze istituzionali, sociali e politiche del territorio, tutte quelle iniziative che si riterranno utili per la realizzazione dei predetti obiettivi.

Velletri, 25 novembre 2008

Ufficio Stampa Cgil Pomezia
Francesca Marrucci

Per info: 3483707056 – 3483707057 – 069108171 – www.cgilpomezia.it

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