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Giornata della libertà dei semi al Mercato Contadino Capannelle

GiornataLIBERTA'deiSEMI2016Giornata della libertà dei semi al Mercato Contadino Capannelle

Domenica 6 marzo 2016 all’interno dell’Ippodromo Capannelle

Tutti i produttori agricoli, gli appassionati di orti e chi ama avere con “le mani nella terra” sono invitati a partecipare alla 4° GIORNATA della LIBERTA’ dei SEMI organizzata in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Tor Vergata, al Mercato Contadino Capannelle  che,  per l’occasione dalle 9 alle 17, si svolgerà all’interno dell’Ippodromo, come di consueto con oltre 50 aziende agricole del territorio e artigiani del riciclo e del riuso.

Si potranno portare semi per affermare e difendere la libertà di conservare, utilizzare e scambiare le sementi: una campagna globale per sensibilizzare cittadini e istituzioni intorno ai temi della biodiversità e della sicurezza alimentare. Moltissime le associazioni del territorio che sostengono questo progetto: Libera, Greenpeace gl Roma, Emergency, Salviamo il paesaggio, Medici senza frontiere, Castelli Romani Green Tour, Lux Terrae tutti insieme per difendere la centralità della tematica “CIBO”, fondamentale  per i diritti della cittadinanza e dell’ambiente.

Ore 10 Laboratorio del buon cibo per bambini: “Le mani in pasta” con l’associazione Ippopotamo Felice.

Ore 11 Laboratorio informativo “Biodiversità e conservazione del germoplasma” a cura di Roberto Braglia dell’Orto Botanico dell’Università di Tor Vergata. (progetto finalizzato alla tutela dell’ambiente e al recupero, valorizzazione e conservazione della biodiversità vegetale sul territorio italiano).

Ore 11,30 Laboratorio di panificazione naturale e dono della pasta madre a cura della chef Anna Possenti e dell’azienda agricola Umberto Di Pietro di Capena che ha recentemente ricevuto in dono delle sementi antiche di cereali dalla banca del seme di Lodi, dell’Università di Varese.

PIC NIC, come di consueto tante degustazioni e tanti prati a disposizione: la tiella di Gaeta, le verdure ripassate, panini vegani e non, il farro, la roveja un legume antico,  i vini del Consorzio Frascati doc docg, le birre artigianali del Birrificio Castelli Romani, la Gelateria Greed con gusti imperdibili, per l’occasione con il gelato alla birra artigianale L’Ariccina del Birrificio Castelli Romani, speziata dai sentori  agrumati e pepati, prodotta con il farro dell’agricoltura laziale.

Con la Giornata sulla libertà dei semi si continua a promuovere e diffondere i semi di colture ormai quasi dimenticate e conservate gelosamente dai coltivatori dell’agricoltura contadina locale.

«Ogni seme è l’incarnazione dei millenni di evoluzione della natura e dei secoli di riproduzione da parte degli agricoltori. E’ l’espressione pura dell’intelligenza della terra e delle comunità agricole. Tutelare i semi la cui diversità è oggi messa in serio pericolo dall’azione delle multinazionali e da leggi e trattati internazionali che consentono di brevettare ciò che è naturale e biologico”, questo il messaggio lanciato da Vandana Shiva che, proprio come un seme, il Mercato Contadino Castelli Romani ha raccolto nel corso del tempo ospitando ogni anno le Giornate sulla Libertà dei semi.

Partecipazione straordinaria del panettiere cantautore Sandro Petriglia creatore delle bontà artenesi e vincitore del Palio di Montefortino 2012 con la canzone “E’ la tera mea”, che accompagnerà con la sua chitarra i colori e sapori del mercato contadino.

Per ricordare tutti insieme Silvio, il mugnaio buono, tutti i produttori hanno desiderato dedicare proprio a lui questa iniziativa e la locandina.  Saranno presenti in questa giornata – alla quale  avrebbe partecipato con gioia – la sorella Claudia e tutti gli amici.

Inoltre per tutti i bambini il battesimo della sella dalle 15.00 alle 17.00 grazie a istruttori qualificati e dalle ore 14.45 per gli appassionati ci saranno corse di elevato spessore tecnico tra cui  il Premio Donatello,​ storica corsa di avvicinamento alle classiche primaverili.

Vi ricordiamo che tanti produttori del territorio si danno appuntamento per diffondere la filiera corta ed il mangiare locale ai Castelli Romani e a Roma Capannelle, ecco dove e quando, dalle 8,30 alle 13,30.

Tutti sono invitati a portare sempre con sé la sporta per evitare lo spreco di plastica!

Ariccia (mercoledì, sabato e domenica al parco dello Sporting Club via delle Cerquette 65);

Albano Laziale (sabato piazza Guerrucci e domenica Piazza Pia);

Frascati (martedì e venerdì via Grotte Portella, 12 area Tor Vergata, Bar dolce-amaro);

Genzano (sabato via Emilia Romagna);

Grottaferrata (domenica, piazza De Gasperi);

Pavona (sabato piazza Berlinguer);

Rocca di Papa (giovedì piazza De Gasperi, ad appena un km da Squarciarelli, Grottaferrata);

Roma Capannelle tutte le domeniche via Appia Nuova, 1245 nel piazzale dell’Ippodromo.

Roma, 24 febbraio 2016

Allegati: foto e relazione dell’Università di Tor Vergata

INFO 389 8830642 info@mercatocontadino.org

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Buon cibo!

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Giornata della Libertà dei Semi al Mercato Contadino Castelli Romani.

Ippodromo delle Capannelle domenica 6 marzo 2016

Laboratorio informativo: “Biodiversità e conservazione del Germoplasma”

Roberto Braglia, Orto Botanico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Il termine biodiversità deriva dall’inglese biodiversity, letteralmente significa “varietà degli organismi viventi” ed esprime l’insieme delle differenze osservabili negli organismi. Il termine è valido a tutti i livelli da quello cellulare, organistico e sovraorganismico; può essere applicato alle piante, agli animali, all’uomo, ai virus, ai batteri, ai funghi. Inoltre esso deve essere sempre incardinato all’unità verso cui si riferisce che può essere l’habitat, l’ecosistema, la biosfera: in ogni caso le specie viventi sono legate in un equilibrio dinamico che è alla base del funzionamento dell’unità. Il termine è definito dalla Convenzione delle Nazioni Unite (1992), elaborata a Rio de Janeiro, come: “la variabilità degli organismi viventi di tutte le fonti, inclusi, tra l’altro, quelli terrestri, marini e di altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici di cui essi fanno parte; essa comprende la diversità all’interno delle specie, tra le specie e negli ecosistemi”. Appare evidente che la biodiversità non è un concetto statico ma dinamico e in continua evoluzione. L’evoluzione è il meccanismo che permette ai vari organismi di modificarsi ed adattarsi alle condizioni variabili della terra; ciò si traduce in un insieme dinamico che favorisce nuove specie e ne estingue altre. Quindi da sempre ci sono state specie estinte o minacciate di estinzione. La preoccupazione attuale è che negli ultimi 50 anni ciò non si sta verificando in modo naturale con l’intervento solo del meccanismo dell’evoluzione; in particolare le attività umane interferiscono in questo equilibrio “biodiversità versus evoluzione” in modo drammatico e l’uomo attraverso lo sfruttamento delle risorse accelera il tasso di estinzione delle specie significativamente. Negli ultimi anni, il regresso della flora spontanea ha raggiunto ritmi preoccupanti in tutto il pianeta. 40 mila specie vegetali rischiano di estinguersi nei prossimi 50 anni si parla, pertanto, della possibilità di perdere un quarto della diversità biologica del pianeta. Le piante oggi esistenti e quelle conservate sono il risultato di 3000 milioni di anni di evoluzione e di 12 mila anni di coltivazione e selezione, ma solo tre quarti hanno un’importanza economica ed entrano a far parte di preponderanza nell’interesse dell’uomo.

La perdita di biodiversità sta diventando un grosso problema a livello mondiale di crescente importanza per il pubblico, i politici e le imprese. Una possibile soluzione per ridurne il tasso di perdita è un radicale cambiamento di comportamento di cittadini, politici e grandi aziende verso l’ambiente utilizzando o promuovendo anche “incentivi economici”.

La diversità genetica, che viene continuamente erosa, è la chiave di volta anche per la sicurezza alimentare. La ricchezza di varietà di piante coltivate è alla base della biodiversità agricola. Delle oltre 7.000 specie che sono coltivate, oggi solo 150 specie di piante compongono la dieta della maggioranza della popolazione del mondo. Di queste, solo 12 specie forniscono oltre il 70% dei prodotti alimentari, 4 specie – riso, mais, frumento e patate – costituiscono oltre il 50% dell’approvvigionamento di cibo e 30 colture forniscono il 90% del fabbisogno calorico della popolazione umana. Si stima che nell’ultimo secolo siano scomparsi i tre quarti della diversità genetica delle colture agricole.

Anche in Italia, la perdita di organismi viventi non riguarda solo le popolazioni selvatiche ma tocca in misura drammatica le varietà di piante domestiche. Prima della Seconda Guerra Mondiale venivano coltivate 400 varietà di grano, oggi ne restano la metà; di 40 varietà di Crucifere (cavolo, rapa, cavolfiore, colza, senape, ravanello, rucola, ecc) principalmente 5 sono oggi oggetto di coltivazione; l’80% di mele prodotte appartiene a soli 3 cultivar. Le Regioni hanno attivato diverse regolamentazioni per il recupero, la caratterizzazione e la tutela di antiche varietà di piante alimentari e non, con lo scopo di riprodurre il materiale di propagazione ritrovato. La Regione Lazio ha emanato la Legge Regionale n. 15 del 2000 e al DM 5/3/2001 per la difesa dell’agrobiodiversità. Analoghi interventi sono stati applicati dalle regioni per la tutela delle risorse genetiche autoctone. La Banca della Biodiversità dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata è una piattaforma di raccordo tra le diverse relatà regionali, i parchi, gli enti di ricerca, gli orti botanici le università e tutte le realtà italiane che si occupano di conservazione dei semi e del germoplasma in tutte le sue forme.

L’obiettivo principale del progetto è la conservazione delle risorse genetiche delle specie vegetali arboree, arbustive ed erbacee minacciate di estinzione, operando ex-situ (raccolta e conservazione nella Banca della Biodiversità dell’Orto Botanico di collezioni rappresentative della variabilità genetica). La piattaforma Banca della Biodiversità svolge due funzioni essenziali: conservazione e ricerca, da un lato, valorizzazione a favore degli impieghi sul territorio, dall’altro.