
Dichiarazione di Sandro Caracci: l’Autorità Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici mi ha dato ragione
“Quei ribassi troppo bassi”. Così, evidentemente a ragione, avevo titolato un intervento nel novembre 2009, ancora disponibile sul mio sito internet. Si trattava di 6 gare d’appalto che l’Amministrazione comunale di centro destra aveva espletato con le procedure di “somma urgenza”, ristrette a sole 5 ditte, da utilizzare in casi estremamente limitati quali le emergenze igienico–sanitarie o le calamità naturali. Procedure comunque vietate quando la “somma urgenza” viene dichiarata ad arte o addirittura auto-provocata per evitare le altre forme di gara che assicurano una partecipazione più ampia delle imprese e quindi una reale concorrenza.
Su queste gare, per un importo complessivo di lavori a base d’asta di € 1.637.735,47 aggiudicati con un ribasso medio del 6,24%, avevo presentato un’interrogazione urgente in Consiglio comunale cui era seguita la solita risposta dell’Amministrazione Palozzi: “E’ tutto OK!”.
Non la pensa allo stesso modo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, cui mi sono rivolto a seguito delle insoddisfacenti risposte fornite dalla Giunta Palozzi. Con un provvedimento che il Sindaco avrà rinchiuso in un cassetto invece di diffonderlo, ma che io pubblico integralmente in fondo a questo articolo, l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici boccia senza appello l’operato del Comune di Marino e l’uso strumentale della invocata “somma urgenza” rilevando, in un caso, che i lavori dopotutto non erano così urgenti se avevano avuto inizio addirittura dopo ben 7 mesi dalla loro aggiudicazione. Continua la lettura di MARINO: GARE D’APPALTO CON “SOMMA URGENZA” A PALAZZO COLONNA. SI POTEVANO RISPARMIARE OLTRE 360.000 EURO