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ROMA: RESTAURATORI, FeNEAL FILCA FILLEA: NESSUNA RISPOSTA DAL MINISTERO, PROSEGUE LA MOBILITAZIONE IL 12 DICEMBRE DAVANTI AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

Sono migliaia gli operatori del comparto del Restauro che rischiano il posto di  lavoro se entro il 31 dicembre 2009 non verranno cambiati i criteri stabiliti dal Ministero dei Beni Culturali con il D. M. del 29 settembre scorso per l’accesso all’attestazione diretta dei titoli di restauratore e di collaboratore dei beni culturali e alla prova di idoneità.

Per questo sabato 12 dicembre i lavoratori di questa categoria si troveranno alle ore 10,00 a Roma a Piazza Santi Apostoli per manifestare e per inviare una delegazione al confronto con il Ministro dei Beni Culturali che finora non ha risposto ad alcuna richiesta di incontro.

I criteri, così come previsti dal Ministero, comportano il mancato riconoscimento dei titoli e dell’esperienza lavorativa maturata negli anni, con il rischio concreto di mettere a repentaglio il futuro professionale – cancellando anni ed anni di esperienza, saperi e professionalità – di migliaia di lavoratori.

Questa è la stima che i Sindacati delle Costruzioni Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil, promotori della grande assemblea nazionale dei lavoratori del Restauro dello scorso 24 ottobre, leggono nei criteri previsti dal MiBAC.

Per questi motivi il Sindacato, a fianco dei lavoratori del comparto, prosegue la mobilitazione nazionale richiamando gli organi competenti ad una gestione responsabile delle sorti dei tantissimi lavoratori che operano nei beni culturali.

Lo stesso Sindacato annuncia che sono state raggiunte diverse migliaia di adesioni alla Petizione rivolta al Presidente della Repubblica Napolitano, garante dei principi sanciti dalla nostra Costituzione, lanciata lo scorso mese di luglio.

Come Sindacati denunciamo l’assordante silenzio del Ministro Bondi, indifferente al grido di allarme che proviene da numerose realtà operanti nel restauro, i lavoratori dipendenti, gli artigiani, le cooperative, le piccole e medie imprese e condanniamo fortemente l’iniquità dei criteri e delle modalità che il Ministero ha messo in atto per regolare il settore.

Vogliamo un serio confronto nel merito per rivedere in modo trasparente e legittimo tutto l’impianto di attestazione e di riconoscimento dei titoli professionali del comparto.

Con questo obiettivo, intanto, è indispensabile che il Ministero proroghi i termini di chiusura dell’iscrizioni al bando, prevista per il 31 dicembre 2009 alle ore 23.59.59, la cui procedura di accesso è stata attivata in ritardo e con continue modifiche nelle procedure d’iscrizione.

ROMA: IL DRAMMA DEI LAVORATORI “ITALECO Srl”. FILLEA, FILCA e FENEAL: IL SINDACO ALEMANNO CHIARISCA SUBITO LE INTENZIONI DEL COMUNE NEI CONFRONTI DI QUESTI LAVORATORI E DELLE LORO FAMIGLIE.


La FILLEA CGIL di Roma e Lazio, la FILCA CISL di Roma e la FeNEAL UIL di Roma, lanciano un ulteriore grido di allarme, circa le condizioni dei 47 dipendenti della soc. ITALECO Srl, che per conto di GEMMA Spa, partecipata dalla stessa ITALECO per l’80% e per il restante dal comune di Roma, si occupano del trattamento dei dati territoriali e di fondamentali lavorazioni utili alle pratiche per il condono edilizio del comune stesso.


Nell’incontro del 30/11/2009, alla presenza dell’ass.re al Bilancio On Maurizio Leo le OO. SS. di CGIL, CISL e UIL categoria hanno illustrato le drammatiche condizioni economiche in cui versano i 47 dipendenti della soc. ITALECO, che ad oggi debbono percepire il saldo degli stipendi di settembre e ottobre ed tutto lo stipendio di Novembre.

L’assessore non potendo assumere impegni precisi in merito alla soluzione dei problemi sollevati, ha rimandato ad un successivo incontro, che lui si è impegnato a promuovere entro 24 ore, con la indispensabile partecipazione dell’assessore all’urbanistica On.le Corsini. Continua la lettura di ROMA: IL DRAMMA DEI LAVORATORI “ITALECO Srl”. FILLEA, FILCA e FENEAL: IL SINDACO ALEMANNO CHIARISCA SUBITO LE INTENZIONI DEL COMUNE NEI CONFRONTI DI QUESTI LAVORATORI E DELLE LORO FAMIGLIE.

ROMA: INCIDENTE ALLA STAZIONE DI ROMA TIBURTINA, FERITO UN OPERAIO

DICHIARAZIONE DI ROBERTO CELLINI (FILLEA CGIL): “POCHI CONTROLLI E TROPPO LAVORO NERO, CONTINUANO GLI INCIDENTI ‘ANNUNCIATI’ DEI LAVORATORI NEI CANTIERI LAZIALI”

E’ l’ennesimo incidente sul lavoro che si verifica per mancanza delle misure di sicurezza e assenza di dispositivi per la prevenzione infortuni, con il rischio che anche questo venga commentato dai soliti esperti in materia come una distrazione o eccessiva sicurezza da parte del lavoratore. L’incidente ha per vittima un lavoratore delegato della Fillea Cgil, Augusto Iorli.

Il cantiere in questione, in stato di agitazione, è quello relativo alla costruzione della nuova stazione ferroviaria di Roma Tiburtina e il committente sono le Ferrovie di Stato. L’Appaltatore è un consorzio ADEO, costituito dalla COOP SETTE e dalla Società MECOOP, mentre il subappaltatore, il vero esecutore delle opere con circa 80 lavoratori a libro paga, è la società SILES.

Nello stesso cantiere non più tardi di luglio, con strascichi che si sono protratti fino a fine settembre, c’era stata una forte vertenzialità e conflittualità, causata dal mancato pagamento dei salari e proprio dalle condizioni igieniche degli alloggiamenti dei trasferisti, oltre che dalle lacunose misure di sicurezza.

Inoltre, nello stesso cantiere, soltanto sabato passato, c’è stato un altro infortunio denunciato oggi dagli stessi lavoratori riuniti in assemblea, con ricovero in ospedale per frattura ad una gamba e rimasto fino ad oggi sconosciuto.

E’ lo stesso identico incidente avvenuto qualche anno passato, sempre in un cantiere della Coop7, con lo stesso committente e sempre in un cantiere di Roma della AV.

In quella occasione, purtroppo, il lavoratore era morto sul colpo infilzato dai ferri  di un basamento di cemento armato e anche in quella occasione i ferri erano sprovvisti dei necessari funghi (cappellotti di plastica dura che si mettono alla estremità dei ferri verticali).

Come si capisce chiaramente invocare la fatalità non ha senso.

Anche se è vero che i dati degli infortuni nel Lazio (rapporto Inail) sono diminuiti nel 2008, è anche vero che è diminuito il numero di lavoratori occupati nel settore a causa della crisi con effetti proporzionali.

Il dato interessante e rilevato dalla Cassa Edile di Roma è che la percentuale delle malattie e infortuni sul numero delle ore lavorate è solo del 3%, un dato ridicolo, come se fossimo un settore di archivisti!

La verità è che sempre più spesso non vengono denunciati né infortuni né malattie, con una presenza incredibile di circa 16.000 lavoratori part-time: una legge di civiltà piegata all’evasione fiscale e contributiva.

Infine, non bisogna tralasciare di sottolineare la difficoltà ad eseguire ispezioni da parte degli organi competenti, malgrado lo sforzo anche personale degli ispettori, a causa delle leggi e dei provvedimenti recenti, il che completa un quadro preoccupante e con numeri da bollettino di guerra.

Roberto Cellini

Roma, 24 novembre 2009

Ufficio Stampa Fillea Roma e Lazio

Francesca Marrucci

333 3876830

Per info: Fillea Roma e Lazio tel. 06.46206601 – 3486726326

ROMA: INCIDENTE ALLA STAZIONE DI ROMA TIBURTINA, FERITO UN OPERAIO

Roberto Cellini, Segretario della Fillea Roma e Lazio

DICHIARAZIONE DI ROBERTO CELLINI (FILLEA CGIL): “POCHI CONTROLLI E TROPPO LAVORO NERO, CONTINUANO GLI INCIDENTI ‘ANNUNCIATI’ DEI LAVORATORI NEI CANTIERI LAZIALI”


E’ l’ennesimo incidente sul lavoro che si verifica per mancanza delle misure di sicurezza e assenza di dispositivi per la prevenzione infortuni, con il rischio che anche questo venga commentato dai soliti esperti in materia come una distrazione o eccessiva sicurezza da parte del lavoratore. L’incidente ha per vittima un lavoratore delegato della Fillea Cgil, Augusto Iorli.

Il cantiere in questione, in stato di agitazione, è quello relativo alla costruzione della nuova stazione ferroviaria di Roma Tiburtina e il committente sono le Ferrovie di Stato. L’Appaltatore è un consorzio ADEO, costituito dalla COOP SETTE e dalla Società MECOOP, mentre il subappaltatore, il vero esecutore delle opere con circa 80 lavoratori a libro paga, è la società SILES. Continua la lettura di ROMA: INCIDENTE ALLA STAZIONE DI ROMA TIBURTINA, FERITO UN OPERAIO

ROMA: GIOVEDI’ 19 NOVEMBRE LA FILLEA ORGANIZZA UN CONVEGNO SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI DELLE PROVINCE LAZIALI. CELLINI (FILLEA): “NEL SETTORE EDILIZIO LA CRIMINALITA’ HA FATTO SCOMPARIRE LA TRASPARENZA”

Roberto Cellini

La mappa delle infiltrazioni mafiose negli appalti laziali è preoccupante. La ‘Ndrangheta la fa da padrona in quattro province della Regione, ma anche la Camorra agisce nelle provincia di Roma, Latina e Frosinone, mentre cominciano ad essere evidenti le presenze anche di Cosa Nostra e Sacra Corona Unita.



Questi i dati che emergono dal rapporto sulle presenze della criminalità organizzata a Roma e nel Lazio del 2007 e in questi 2 anni la situazione non è certo migliorata.

Per far fronte a quelle che è diventata una vera e propria emergenza, la FILLEA CGIL Roma e Lazio ha organizzato per il 19 novembre prossimo un convegno dal titolo ‘CANTIERI TRASPARENTI: LE MANI GIUSTE SULLA REGIONE’ in cui illustrerà la mappa aggiornata della situazione nella Regione e le proposte della categoria per contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti del Lazio. Continua la lettura di ROMA: GIOVEDI’ 19 NOVEMBRE LA FILLEA ORGANIZZA UN CONVEGNO SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI DELLE PROVINCE LAZIALI. CELLINI (FILLEA): “NEL SETTORE EDILIZIO LA CRIMINALITA’ HA FATTO SCOMPARIRE LA TRASPARENZA”

Colleferro: la Fillea-Cgil denuncia l’incredibile situazione nel cantiere per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’ospedale Leopoldo PARODI DELFINO


Il cantiere per l’ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale PARODI DELFINO di Colleferro versa in gravissime condizioni di legalità.

L’impresa PISA COSTRUZIONI Spa, azienda con sede a Brescia, appaltatrice del cantiere stesso, oltre che della ristrutturazione del poliambulatorio ex INAM di Tivoli, versando in una grande crisi di liquidità, dal mese di Agosto 2008 non paga gli stipendi ai propri dipendenti. E per gli operai, oltre a questo, non provvede al versamento della cassa edile e delle obbligatorie denunce nominative dal mese di Maggio 2008. Continua la lettura di Colleferro: la Fillea-Cgil denuncia l’incredibile situazione nel cantiere per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’ospedale Leopoldo PARODI DELFINO